da sx, l’assessore Andrea Bosi, Daniele Dieci (Cgil), il sindaco Muzzarelli, Rosamaria Papaleo (Cisl), Lorenzo Tollari (Uil)

Garantire ulteriormente la qualità del lavoro e le tutele dei lavoratori attraverso clausole sociali e di buona occupazione, aumentare la qualità e l’efficienza degli appalti pubblici, far crescere la responsabilità ambientale ed etica delle aziende. Sono gli obiettivi a cui tendono i principali aggiornamenti inseriti nel nuovo Protocollo d’intesa in materia di appalti, legalità, trasparenza, responsabilità sociale sottoscritto questa mattina, venerdì 10 giugno, in Municipio dal sindaco del Comune di Modena Gian Carlo Muzzarelli, insieme all’assessore alla Promozione della cultura della legalità Andrea Bosi, e dai segretari dei sindacati Daniele Dieci (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl) e Lorenzo Tollari (Uil).

Il protocollo rinnova e integra, aggiornandolo, quello già sottoscritto nel 2016 e stabilisce che il Comune e le organizzazioni sindacali continuino a collaborare per promuovere e tutelare il lavoro regolare e di qualità, la coesione sociale e l’efficienza funzionale nella realizzazione delle gare pubbliche, contrastando fenomeni di illegalità e di elusione normativa e incentivando le aziende che operano nel rispetto dei principi di trasparenza e legalità nei loro processi interni.
Tra i nuovi impegni assunti per dare maggiore forza al lavoro già svolto in questi anni, c’è la garanzia dell’applicazione del criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa non solo all’affidamento di servizi, come era già previsto, ma anche per aggiudicare tutti i contratti di lavori pubblici e forniture. Con l’obiettivo di contribuire a migliorare le condizioni di lavoro nei servizi oggetto di appalto, ci si impegna a definire in via preventiva, attraverso un dialogo con le organizzazioni sindacali, quale contratto collettivo nazionale debba essere applicato dalle imprese aggiudicatarie, prevedendo inoltre, in caso di appalto in continuità, l’assorbimento del personale già operante e, come “clausola di buona occupazione” una durata del contratto tendenzialmente non inferiore ai cinque anni e un trattamento economico non inferiore a quello precedente. Prevista, inoltre, l’applicazione di un criterio premiale a favore delle aziende che si assumono impegni nell’ambito della sostenibilità ambientale ed etica, che offrono garanzie sul tema della sicurezza e della salute sul lavoro e che sono in possesso del rating di legalità.
Il nuovo protocollo continua a dedicare una particolare attenzione al tema dei subappalti: insieme al principio della responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore, al pagamento diretto del subappaltatore da parte della stazione appaltante, all’obbligo di autorizzazione preventiva di tutti i subappalti, il Comune si impegna a garantire ai lavoratori impiegati nei subappalti, per quanto riguarda le attività riconducibili all’oggetto dell’appalto o all’oggetto sociale dell’appaltatore, l’applicazione dello stesso contratto collettivo nazionale oltre ai medesimi diritti e condizioni normative ed economiche applicate ai lavoratori impiegati dall’appaltatore.
Entrambe le parti si impegnano, infine, a continuare nel dialogo per l’integrazione delle diverse banche dati, per potenziare le attività di prevenzione, monitoraggio e contrasto dei fenomeni di illegalità economica; a partecipare a giornate di approfondimento sui temi oggetto del protocollo; a prevedere un confronto preventivo e continuativo per la tutela dei diritti del lavoro e della legalità e per l’individuazione del contratto collettivo nazionale che le imprese appaltatrici devono applicare. Si prevede, inoltre, l’istituzione di un tavolo permanente tra i firmatari per monitorare l’attuazione del protocollo.
Con il rinnovo del Protocollo su appalti, legalità, trasparenza, responsabilità sociale, l’amministrazione comunale di Modena prosegue nell’impegno assunto già nel 2011 siglando con la Prefettura il Protocollo per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti e concessione di lavori pubblici e confermato nel 2018 con l’adesione alla Rete per l’integrità e la trasparenza e, nel 2019, aderendo al gruppo di lavoro istituito con la Provincia per la prevenzione della corruzione, la trasparenza e l’accesso civico.

Soddisfazione di Cgil Cisl Uil è stata espressa stamattina alla firma del “Protocollo d’intesa”.

“E’ un protocollo al quale lavoriamo da 2 anni, in un confronto continuo con l’Amministrazione comunale molto serio e concreto” affermano i segretari Daniele Dieci (Cgil), Rosamaria Papaleo (Cisl) e Luigi Tollari (Uil). “E’ importantissimo – proseguono i segretari di Cgil Cisl Uil – perché ci sono dentro le regole che garantiscono la qualità del lavoro, che garantiscono in caso di possibile cambio di appalto che nessun lavoratore perda il lavoro e che tutti gli appalti siano assegnati secondo la regola dell’economicamente più vantaggioso e quindi non più con il massimo ribasso”.

Questo protocollo chiama i sindacati a una grande responsabilità, ad un ruolo importante, poiché è previsto un confronto preventivo costante con i sindacati per definire, già nel capitolato di appalto, cioè nell’apertura della gara, quali sono i costi e quindi i contratti collettivi nazionali da applicare, per evitare dumping contrattuale e garantire lavoro dignitoso a tutti i lavoratori degli appalti pubblici.

Il Protocollo si applica a tutti gli affidi esterni del Comune di servizi o lavori pubblici, con affidamenti diretti o tramite procedure commissariali, “è un salto di qualità molto importante – proseguono Dieci, Papaleo e Tollari – che recepisce tra l’altro norme introdotte da poco, una su tutte quella sulla filiera degli appalti, perciò anche i lavoratori dei sub appalti non si vedrà applicare norme diverse da chi è in appalto”.

Cgil Cisl Uil sottolineano come il Protocollo sia importante per prevenire le infiltrazioni malavitose nell’economia modenese e a favorire il rispetto della legalità. “Il un territorio come Modena la legalità, sebbene sia un valore per i cittadini, non è però scontata, – aggiungo i segretari di Cgil Cisl Uil Dieci, Papaleo e Tollari – lo abbiamo visto con il processo Aemilia concluso con la recente importante sentenza della Cassazione che ha messo in evidenza tutte le infiltrazioni della malavita e che vedono come terreno fertile proprio gli appalti”.