Quest’anno saranno addirittura due le giornate dedicate alla Commemorazione dell’80^ Anniversario della Battaglia di Nikolajewka, e del Generale Reverberi che mise in salvo nel 1943 30 mila alpini.

A Cavriago ci si aspetta l’arrivo di 500 penne nere che, tra sabato e domenica, parteciperanno alle Cerimonie e ad un evento presso il Multisala 900 dedicato al Generale, con la partecipazione straordinaria della Fanfara della Brigata Alpina Julia.

“Solo la memoria e il ricordo sempre rinnovato possono vaccinare l’umanità contro il male e contro le guerre, che ancora troppo numerose feriscono il nostro pianeta.” Dichiara il Vice Sindaco Matteo Franzoni che ha collaborato insieme al Gruppo Alpini di Cavriago e all’ANA Provinciale all’organizzazione della cerimonia. “Questo è ed è stato il monito che negli anni gli Alpini rinnovano durante la celebrazione del ricordo di quella guerra dal nome così difficile, che sembra così lontana, ma che ferì irrimediabilmente chi partecipò alla Campagna Italiana di Russia del 1943.”

Il programma prevede sabato 18 febbraio in Piazza Zanti alle ore 16.00 l’Alzabandiera e la deposizione dei fiori presso la casa natale del Gen. Reverberi alla presenza delle autorità. Dalle ore 16.30 presso il Multisala 900 è organizzato un convegno dal titolo “Iniziativa e Resilienza dell’azione di comando del Gen. Reverberi” con l’intervento di Mauro Azzi, Segretario Nazionale ANA, del Tenente Colonnello Marco Panciroli e del Comandante delle Truppe Alpine Generale Ignazio Gamba. A conclusione il “Concerto della Fanfara della Brigata Alpina “Julia”.
Domenica alle ore 9.00 il ritrovo è davanti al Monumento del Generale Reverberi in zona Pianella a Cavriago con trasferimento poi a Montecchio presso la tomba del Generale vicino alla Chiesa della Madonna dell’Olmo e Santa Messa.

L’iniziativa è patrocinata dalla Provincia di Reggio Emilia.

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Chi era il Generale Reverberi

Figlio del Farmacista di Cavriago Torquato (che era fratello dell’Arciprete di Castellarano, morto in concetto di Santità, Don Giuseppe Reverberi) e della Domenica Balzani, nacque nel nostro paese il 10-9-1892 e morì a Milano il 22-6-1954, dopo una vita dedicata interamente al servizio militare nell’esercito italiano in cui fece una carriere singolare e brillantissima.
Nella guerra del 15-18 ebbe tre medaglie d’argento e si distinse in una azione ardimentosa quando, al comando di un battaglione di Alpini, col grado di Capitano, si apri una breccia sul Monte Grappa penetrando in profondità nel dispositivo avversario e fece prigioniere tutte le truppe che resistevano nella Val Cismon. In quella fortunosa occasione ottenne l’Ordine Militare di Savoia, onorificenza ambita negli alti gradi, cosa inaudita quindi per un giovane Capitano. Ma il suo valore e la sua spericolata genialità strategica rifulsero durante l’ultimo conflitto quando, sul fronte Russo, si meritò la medaglia d’oro.
Il Generale Reverberi legò allora il suo nome e quello della sua divisione Tridentina (di cui era Cappellano colui che fu poi il Padre dei Mutilatini, Don Carlo Gnocchi) alla storica battaglia di Nikolaiewka del 26 gennaio 1943 con la quale si mise in salvo 30.000 alpini asserragliati e pressoché disarmati.