Da mercoledì 1 marzo la Sp 46 che collega Rio Saliceto, Fabbrico e Rolo sarà nuovamente chiusa al transito (ad eccezione di residenti e autorizzati), con contestuale deviazione del traffico sull’itinerario Rio Saliceto – Campagnola – Novellara – Bettolino – Fabbrico e viceversa, nel tratto che era già stato interessato tra novembre e dicembre da lavori. Si concluderà così il secondo lotto di interventi – 5 in totale, da attuare tra il 2020 ed il 2024, per un costo complessivo di 3,2 milioni di euro – programmati dalla Provincia, d’intesa con i sindaci dell’Unione dei Comuni Pianura reggiana, per mettere in sicurezza quest’arteria pensata e realizzata decine di anni fa, per volumi di passaggio e mezzi con dimensioni certamente differenti da quelli attuali, per di più costruita su di un argine, quindi particolarmente soggetta ad avvallamenti.

Nel dettaglio, questo cantiere suddiviso in due fasi ha previsto dapprima il tombamento da parte del Consorzio di bonifica dell’Emilia centrale di un piccolo canale che costeggia via Cà de Frati al quale seguiranno ora i lavori di allargamento di oltre mezzo chilometro di sede stradale che inizieranno mercoledì 1 marzo.

Per circa 4 mesi (la durata di tutti i cantieri, come noto, dipende da numerosi variabili, a partire dalle condizioni meteoclimatiche) la Sp 46 verrà pertanto chiusa al transito a tutti i mezzi (ad eccezione di residenti e autorizzati) con contestuale deviazione del traffico sull’itinerario Rio Saliceto – Campagnola – Novellara – Bettolino – Fabbrico e viceversa.

 

Gli interventi sulla Sp 46

Il primo lotto di lavori sulla Sp 46, concluso a giugno 2021, aveva comportato il completo risanamento e l’allargamento da 6 a 8,5 metri di un tratto di circa 500 metri di strada provinciale, nonché la sistemazione di un tratto di 850 metri di cui 150 metri costituiti da una zona particolarmente cedevole tale da essere assimilata ad una situazione in frana. L’intervento, dal costo di circa 1 milione di euro, aveva comportato in molti tratti la completa ricostruzione del solido stradale in profondità, asportando completamente il materiale di fondazione e sostituendolo con inerti di adeguate caratteristiche.

Una volta ultimato il cantiere che partirà la prossima settimana e che unisce i lotti 2021 e 2022, rimarrebbero gli ultimi due – già finanziati dalla Provincia con un ulteriore milione di euro nelle annualità 2023 e 2024 – per completare un intervento, impegnativo anche sotto il profilo economico, proprio perché destinato a risolvere in modo radicale il problema, non semplice, dei cedimenti di questa importante via di collegamento costruita su di un argine.