I Carabinieri della Stazione Bologna hanno eseguito il fermo di indiziato di delitto nei confronti di un 27enne rumeno, senza fissa dimora, accusato di rapina e furto aggravato, commessi, rispettivamente, il 2 marzo 2023, nei confronti di una 71enne bolognese e, il 4 marzo 2023, ai danni di una 50enne georgiana.

Le vittime si erano rivolte ai Carabinieri dicendo loro che il malvivente, descritto come un uomo con barba scura, altezza media e corporatura esile, era riuscito a impossessarsi del denaro durante le operazioni di prelievo che stavano facendo da uno sportello bancomat, a Bologna, in via Giuseppe Dagnini. In particolare, nei confronti della 71enne, allontanandola con la forza dal dispositivo elettronico e impossessandosi di 1.500 euro appena prelevati, mentre nei confronti della 50enne, raggirandola e asportandole 2.000 euro. In entrambi i casi, il soggetto si era poi dileguato.

Grazie alla descrizione delle vittime, nel pomeriggio del 4 marzo scorso, i Carabinieri, che nel frattempo avevano avviato le ricerche del presunto autore, sono riusciti a intercettare il cittadino straniero mentre stava pedinando alcuni anziani nei pressi di un altro sportello bancomat, sempre nelle vicinanze di via Giuseppe Dagnini. Alla vista dei Carabinieri il soggetto ha subito tentato una fuga senza però, riuscirci. Sottoposto a perquisizione personale, il 27enne è stato trovato in possesso di 600 euro, suddivisi in banconote di vario taglio, come se fossero state asportate di recente con lo stesso modus operandi ad un altro malcapitato, al momento ancora in corso di identificazione.

Ulteriori approfondimenti investigativi svolti dai Carabinieri, hanno evidenziato che il 27enne rumeno, gravato da precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, in particolare ricettazione, furto aggravato, truffa, rapina e indebito utilizzo di carte di credito, era stato recentemente tratto in arresto in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dell’Autorità Giudiziaria di Verona per un evento delittuoso analogo ai fatti di Bologna. Scarcerato a dicembre, il giovane rumeno era stato sottoposto al divieto di dimora in Veneto.

A seguito del fermo, la Procura della Repubblica di Bologna ha disposto la traduzione del 27enne rumeno in carcere, avanzando richiesta di convalida al Gip. Al termine della predetta udienza, celebratasi lo scorso 7 marzo, la misura precautelare non è stata convalida per assenza del pericolo di fuga, venendo però applicata la misura degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico presso l’abitazione bolognese della moglie dell’arrestato. A momento il 27enne rumeno è ancora detenuto alla Dozza in attesa che i Carabinieri accertino la disponibilità della donna ad accogliere il marito e l’idoneità dell’abitazione all’esecuzione della misura.