Domenica 16 aprile si celebra la 26esima Giornata nazionale per la donazione di organi e tessuti, che ha l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini sul tema del dono e sull’opportunità di diventare donatori al momento del rinnovo della carta d’identità. L’Azienda USL di Modena è protagonista da anni di un’attività di procurement dinamica, che coinvolge non solo la Rianimazione, cuore pulsante dell’esperienza donativa in provincia, ma anche tutti i sanitari ospedalieri e del territorio per riuscire a individuare tutte le situazioni in cui vi sia un potenziale donatore, affinché personale esperto possa poi compiere le necessarie valutazioni e portare a buon fine la donazione.

Il Coordinamento Ospedaliero Procurement (COP) – composto da Enrica Becchi, Coordinatrice Locale Trapianti, dell’UOC di Anestesia e Rianimazione di Area Nord (Ospedali di Carpi e Mirandola), e dalla Coordinatrice Infermieristica Barbara Ferrari, insieme agli infermieri della Rianimazione di Carpi e della Sala Operatoria dell’Ospedale di Mirandola – è la parte operativa delle attività di donazione che vengono condotte in collaborazione e secondo le linee guida e i protocolli condivisi con il Centro Regionale Trapianti.

I donatori di tessuti (cute, segmenti ossei, segmenti vascolari, valvole cardiache) e cornee vengono segnalati dalle Unità operative e dai servizi territoriali di Carpi e Mirandola, attraverso percorsi condivisi di segnalazione e di presa in carico del donatore.

Prima di procedere alla donazione è necessario consultare la banca dati (SIT) per verificare se in vita il donatore aveva manifestato la propria intenzione rispetto alla possibilità di donare. La volontà può essere manifestata in vita in occasione del rinnovo della carta d’identità all’Ufficio Anagrafe, all’Ufficio Relazioni col Pubblico dell’Ausl di Modena oppure iscrivendosi all’AIDO. È possibile inoltre compilare il ‘Tesserino Blu’ del Ministero della Salute o scrivere un testamento olografo.

Si può cambiare idea sulla donazione in qualsiasi momento poiché, in caso di accertamento della volontà espressa in vita, fa sempre fede l’ultima dichiarazione resa in ordine temporale. Non esistono limiti di età per esprimersi sulla donazione di organi e tessuti. L’espressione di volontà può essere eseguita al raggiungimento della maggiore età.

I dati

Nel 2022 l’attività di procurement dell’Azienda USL di Modena ha registrato 3 donatori multiorgano, 2 donatori multitessuto, 31 donatori di sole cornee, 53 donatori di epifisi femorale. Il risultato è stato raggiunto grazie alla collaborazione dei professionisti sanitari dell’Ospedale di Carpi e di Mirandola e del territorio, che a seguito dei momenti formativi dedicati hanno segnalato la presenza di potenziali donatori consentendo la donazione anche al domicilio sul territorio, oltre che la donazione da vivente di tessuto osseo. Sono stati inoltre realizzati, in collaborazione con AIDO, momenti di sensibilizzazione alla cittadinanza e agli studenti delle scuole superiori con l’obiettivo di incrementare la cultura della donazione.

NELLA FOTO BARBARA FERRARI ED ENRICA BECCHI

Tutto il personale dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena desidera ringraziare i donatori e le famiglie: “La nostra Azienda Ospedaliero – Universitaria – ha commentato il Direttore Generale dott. Claudio Vagniniè un centro trapiantologico di grande importanza a livello regionale e nazionale. In molte occasioni abbiamo voluto, giustamente, valorizzare il grande lavoro dei nostri professionisti del percorso trapianti. Oggi, però, vogliamo concentrarci sui donatori e le loro famiglie. La loro sensibilità e generosità in un momento difficile consente ad altri di avere una speranza. Il nostro compito è lavorare perché questa scelta mai scontata si trasformi in efficace strumento di cura. Nella nostra Azienda, il valore aggiunto che credo sia giusto sottolineare è l’integrazione tra un grande centro di prelievo, l’Ospedale Civile che storicamente ha numeri molto elevati, e un altrettanto importante centro di trapianto di fegato e di rene, quello del Policlinico. Questa integrazione e questo grande lavoro di equipe consentono concretizzare al meglio, anche grazie all’approccio robotico mininvasivo le donazioni da vivente e quelle a cuore fermo che necessitano di percorsi specifici e tempi di risposta molto ridotti.” 

Nel 2022 presso la Terapia Intensiva dell’Ospedale Civile di Baggiovara, diretta dalla dottoressa Elisabetta Bertellini – dove per la specifica mission dell’Ospedale si concentrano la maggior parte dei pazienti eleggibili, quelli con patologie neurologiche e cardiache – si sono concretizzate 46 donazioni di organo per morte encefalica e 5 da donatore a cuore fermo. Le donazioni multitessuto sono 4 mentre 41 sono state quelle di cornee. “Nei primi mesi di quest’anno – ha commentato la dottoressa Elisabetta Bertelliniabbiamo già avuto 8 donazioni per morte encefalica, 1 a cuore fermo, 3 multitessuto e 11 di cornee. Il momento in cui una persona è chiamata a decidere se donare gli organi di un proprio congiunto è tra i più difficili, perché la decisione va effettuate in tempi brevi, mentre si cerca di elaborare la terribile notizia di un lutto, tra paure e dubbi. Ricordo sempre che è possibile recarsi in Comune per manifestare la propria volontà di donare al momento del rinnovo della carta di identità, in modo da rendere più semplice la scelta dei famigliari”.

Nello stesso 2022 presso il Policlinico si è concretizzata la donazione di 71 cornee, mentre non vi sono state donazioni di organo in quanto i 7 pazienti potenzialmente eleggibili sono stati tutti esclusi per diversi motivi. “La donazione delle cornee – ha aggiunto la dottoressa Lucia Serio, medico dell’Anestesia e Rianimazione 1 del Policlinico, diretta dal prof. Massimo Girardis e referente del Programma di Donazione del Policlinico – consente di donare anche a coloro che non sono idonei alla donazione di organo e di restituire la vista a chi, altrimenti la perderebbe. Sono infatti estremamente limitati i casi di esclusione dalla donazione: positività per gravi infezioni virali, quali epatite e AIDS, gravi patologie tumorali del sangue, malattie degenerative neurologiche e poche altre situazioni di raro riscontro. È significativo che quest’anno l’opposizione alla donazione delle cornee si sia dimezzata e per questo desidero unirmi anche io al ringraziamento ai donatori e alle loro famiglie”.

Noi Chirurghi dei Trapianti – ha concluso il prof. Fabrizio Di Benedetto – Direttore della Struttura Complessa di Chirurgia Oncologica Epato-Bilio-Pancreatica e Chirurgia dei Trapianti di fegato all’AOU di Modena – insieme a tutti i professionisti del Percorso trapianti aziendale siamo impegnati a concretizzare un gesto di generosità per trasformarlo in una speranza.  Nella Giornata di oggi intendiamo ringraziare i donatori e le loro famiglie, perché sono quelli che fanno il sacrificio e senza i quali noi, pur con le nostre competenze e professionalità, non potremmo salvare alcuna vita”.