I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Bologna hanno arrestato due persone per resistenza a un pubblico ufficiale, durante interventi accaduti in circostanze diverse il 23 aprile scorso.

Il primo intervento si è verificato di notte, intorno alle ore 02:00, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di una donna, residente nel Quartiere Savena, che chiedeva aiuto perché il compagno l’aveva minacciata durante una discussione domestica, danneggiando parte del mobilio dell’appartamento. Alla vista dei Carabinieri, l’uomo, identificato in un 31enne albanese, gravato da precedenti di polizia per reati contro la persona e in materia di sostanze stupefacenti, appariva in stato di agitazione. Nonostante l’invito dei militari a calmarsi, lui li ha aggrediti nel tentativo di allontanarli dall’abitazione, ma non ci è riuscito ed è stato arrestato. La donna, 34enne moldava, spaventata, ma in buone condizioni di salute, ha rifiutato l’intervento dei sanitari del 118, mostrandosi intenzionata a querelare il compagno per maltrattamenti in famiglia.

L’altro intervento, invece, si è verificato al mattino, intorno alle ore 07:45, quando i Carabinieri della Centrale Operativa di Bologna hanno ricevuto la telefonata di un cittadino, residente nel Quartiere San Donato, che riferiva di aver udito delle urla provenienti da un appartamento. Appresa la notizia, i Carabinieri si sono recati sul posto e quando sono entrati nel palazzo, hanno trovato un giovane sul pianerottolo condominiale che stava prendendo a pugni il portone di un’abitazione perché voleva entrare. Nonostante l’invito dei militari a calmarsi, lui li ha aggrediti, prima verbalmente, poi fisicamente, procurando loro delle ferite. I Carabinieri sono stati costretti a neutralizzare l’aggressività del giovane, spruzzandogli contro lo spray urticante che hanno in dotazione. Al quel punto, il ragazzo, identificato in un 26enne italiano, è stato arrestato, nono solo per resistenza a un pubblico ufficiale, ma anche per oltraggio e lesioni aggravate, in considerazione del fatto che tre Carabinieri, visitati dai sanitari del 118 del Pronto Soccorso Sant’Orsola Malpighi, sono stati medicati agli arti (superiori e inferiori) e dimessi con sette giorni di prognosi ciascuno. Durante la ricostruzione dei fatti, è emerso che il 26enne voleva nuovamente entrare nell’abitazione dell’ex fidanzata, 25enne italiana che qualche ora prima, dopo averlo affrontato di persona, era riuscita ad allontanarlo da casa, lasciandolo sul pianerottolo condominiale e lui, nel tentativo di rientrare, aveva iniziato a urlare scagliando a terra dei vasi di fiori.

Su disposizione della Procura della Repubblica di Bologna, il 31enne albanese e il 26enne italiano, sono stati tradotti in camera di sicurezza, in attesa del processo con rito direttissimo.