Dopo le esperienze di Castelfranco Emilia e Carpi, sabato 6 maggio l’iniziativa “CollaborAZIONI” fa tappa anche a Modena. L’incontro, rivolto a famiglie, insegnanti, operatori sanitari e sociali, scolastici e cittadini, sarà un’occasione per confrontarsi sul tema del rapporto scuola-famiglia, il disagio adolescenziale, in particolare il fenomeno del Ritiro Sociale, che interessa tanti giovani ‘eremiti’ anche sul nostro territorio, al punto di diventare oggetto di un percorso formativo di approfondimento e prevenzione fortemente voluto dall’Azienda USL di Modena, che due anni fa ha lanciato il progetto RI-SO.

L’incontro gratuito di sabato, in programma dalle 15.30 alle 18.30, presso il Centro per le Famiglie di Modena in via del Gambero 77, si concentrerà sulla storia di una ragazza di nome Letizia con il coinvolgimento diretto dei presenti. L’appuntamento – organizzato dall’Ausl di Modena in collaborazione con il Ceis Fondazione Onlus, il Centro per le Famiglie e il Comune di Modena – vedrà l’intervento di Rossella Benedicenti, referente Area Centro del progetto Ri-So per l’Azienda USL di Modena; Silvia Spallanzani, referente del Progetto Tu.To.R del Gruppo Ceis; e Marcella Stermieri ed Elena Giusti del Centro per le Famiglie.

Per partecipare all’incontro è consigliabile l’iscrizione al seguente link: https://forms.gle/kLtdJkPLWg4skEp18

“All’incontro del 6 maggio a Modena, attraverso la storia di Letizia rifletteremo sul nostro ruolo come genitori, come operatori (scolastici, educativi, sociali, e clinici) e ci confronteremo su come si fa a scegliere ‘la cosa giusta’ per il bene dei ragazzi –  dichiara Rossella Benedicenti, Referente Area Centro del progetto Ri-So per l’Azienda USL di Modena -. Insieme esploreremo il senso profondo della collaborazione, le sua fatiche ma anche le sue grandi risorse”.

 

Cos’è il Ritiro Sociale

Il fenomeno del ritiro sociale è una manifestazione di sofferenza sempre più diffusa tra gli adolescenti che tendono a ridurre sempre più le relazioni amicali e nel tempo anche la frequentazione dei contesti sociali e scolastici per arrivare, talvolta, a rinchiudersi nella loro stanza. I contatti con persone reali sono spesso sostituiti con una frenetica attività sul web che include la dedizione a videogiochi, la visione di film e una serie di contatti virtuali.
In alcuni casi il ritmo sonno-veglia viene invertito, per cui i ragazzi dormono di giorno e rimangono svegli la notte.

Tutte le informazioni su Ritiro Sociale, Progetto RI-SO e programma dei prossimi incontri CollaborAZIONI sono disponibili alla pagina www.ausl.mo.it/ritiro-sociale