Se hai un negozio, sai quanto sia importante farlo risaltare tra la folla. Ecco perché l’insegna commerciale svolge un ruolo fondamentale nel catturare l’attenzione dei potenziali clienti e distinguerti dalla concorrenza. Ma, prima di far brillare la tua insegna, ci sono aspetti importanti da considerare: le tasse e le autorizzazioni necessarie per installarla correttamente.

In questo articolo, ti guideremo attraverso le insidie burocratiche e le sfide legate all’installazione di un’insegna commerciale, dalle tasse alle autorizzazioni necessarie per l’installazione.

Insegna sul negozio: quando è esente dalla tassa?

Non tutti i negozi sono obbligati a pagare la tassa sull’insegna, in particolare quelli che possiedono un’insegna di esercizio di misura non superiore a 5 mq. Ma cos’è, in effetti, un’insegna di esercizio? Si tratta dell’insegna installata presso l’attività e che contraddistingue il locale. L’insegna può essere installata a bandiera, ovvero essere bi-facciale in modo che possa essere vista dai veicoli in entrambi i sensi di marcia. In alternativa, può essere di tipo mono-facciale e installata sia sopra che nelle parti laterali della vetrina o della porta di ingresso. Inoltre, l’insegna può essere luminosa o non luminosa.

Per verificare se un’impresa rientri nella fascia di esenzione dall’imposta sulla pubblicità, è necessario calcolare la superficie dell’insegna installata. Nel caso in cui l’insegna sia mono-facciale, basta moltiplicare l’altezza per la lunghezza. Tuttavia, se l’insegna è bi-facciale, è necessario sommare le superfici di entrambe le facciate. Se la superficie totale dell’insegna è inferiore a 5 metri quadrati, allora l’impresa non dovrà pagare l’imposta sulla pubblicità. In caso contrario, se anche di poco si supera i 5 metri quadrati, l’impresa dovrà pagare l’intera superficie dell’insegna.

L’esenzione dall’imposta sulla pubblicità è stata introdotta dal decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83 e dalla legge di conversione del 7 agosto 2012, n. 134. Questo agevolazione vale solo per le insegne che rientrano nella fascia di superficie inferiore a 5 metri quadrati e ha modificato il D. Lgs. n. 507/93, introducendo il comma 1-bis dell’art. 17.

Da evidenziare che, indipendentemente dalle dimensioni, qualora l’insegna (o tabella) venga collocata in un luogo differente dal punto vendita, sarà soggetta al pagamento dell’imposta sulla pubblicità. L’esenzione è applicabile soltanto all’insegna di esercizio posizionata presso il negozio o il punto vendita, pertanto, solo in questo caso non sarà richiesto alcun pagamento.

Quali autorizzazioni servono per installare l’insegna in negozio?

Per ottenere l’autorizzazione necessaria per l’installazione dell’insegna del negozio, è richiesta un’autorizzazione comunale. Questa autorizzazione è particolarmente necessaria se l’insegna è a bandiera e sovrasta il suolo comunale. Nel caso in cui l’insegna sia mono-facciale e installata sulle pareti private, potrebbe non essere richiesta l’autorizzazione. Tuttavia, è sempre consigliabile verificare presso gli uffici del Comune per conferma.

Ad ogni modo, se ti serve un’insegna per la tua attività e non vuoi impazzire dietro le varie leggi presenti, ci sono aziende specializzate in grafica pubblicitaria che, oltre a realizzare insegne commerciali, possono anche farsi carico degli aspetti burocratici della loro installazione, come nel caso di Bonetti insegne luminose a Reggio Emilia, che segue il cliente dalla fase di progettazione fino al collaudo finale dell’insegna.

Inoltre ricordiamo che, ai sensi dell’articolo 8 del D. Lgs. n. 507/93, il titolare del negozio deve presentare una dichiarazione adeguata prima di avviare la pubblicità. Questa dichiarazione deve comunicare la durata, le caratteristiche e l’ubicazione dei mezzi pubblicitari. Il Comune fornisce modelli da utilizzare per la presentazione della richiesta, resi disponibili agli utenti.

In caso di qualunque variazione dell’insegna pubblicitaria, ad esempio mutamenti della superficie o del tipo di pubblicità, è obbligatorio presentare un’altra dichiarazione al Comune. Tale dichiarazione può essere utilizzata anche negli anni successivi, fintantoché non vi siano modifiche all’insegna. Nel caso in cui il pagamento dell’imposta sulla pubblicità venga completato entro il 31 gennaio, la pubblicità sarà considerata prorogata per l’attuale anno. È importante ricordare che l’imposta sulla pubblicità deve essere pagata in modo anticipato, entro il 31 gennaio, per l’intero anno in corso.