I Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza hanno arrestato un 24enne italiano, residente a Bologna e disoccupato, in esecuzione di un’ordinanza applicativa della misura cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna. Il giovane è stato indagato per atti persecutori durante un’indagine scaturita dalla denuncia che la compagna, 20enne italiana, ha sporto ai Carabinieri lo scorso 9 settembre.

La ragazza ha raccontato ai Carabinieri che il compagno aveva iniziato a mostrarsi geloso ad aprile 2023, subito dopo l’inizio della relazione sentimentale, impedendole di mantenere i rapporti di amicizia con altri uomini, obbligandola a vestirsi in modo diverso e pretendendo di essere informato dei suoi spostamenti, da documentare tramite l’invio di fotografie o videochiamate. Col tempo le violenze psicologiche si sono intensificate al punto che il 24enne ha iniziato a controllare il telefono della ragazza e quando non erano insieme, la tempestava di chiamate e messaggi (anche 500 volte al giorno) dal contenuto ingiurioso e minatorio, nella convinzione che intrattenesse relazioni d’amore con altri. Infine, la sera del 4 settembre 2023, il 24enne, durante un raptus d’ira dovuto al rifiuto di interrompere la relazione come richiesto dalla compagna, l’aggrediva, strattonandola e schiaffeggiandola. Spaventata, ma determinata a difendersi, la 20enne era riuscita a dileguarsi.

Raggiunto a casa dai Carabinieri nella serata del 14 settembre 2023, il 24enne, è stato sottoposto agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico che si è rifiutato di indossare. Qualche ora dopo, il 24enne, infuriato dalla misura cautelare che aveva ricevuto, l’ha violata inviando nuovamente altri messaggi minacciosi alla ex che stava lavorando in un ristorante. Preoccupata dal contenuto dei messaggi del tipo: “Se non ritiri la querela, questa storia finirà in tragedia…”, la giovane ha telefonato ai Carabinieri che l’hanno raggiunta in brevissimo tempo e accompagnata in caserma per trattenerla in un luogo sicuro, in attesa di condurla altrove. Poche ore dopo, vista la richiesta di aggravamento di misura cautelare, avanzata dalla Procura della Repubblica di Bologna, il Giudice per le Indagini Preliminari ha sostituito la misura degli arresti domiciliari con il carcere.

Il 24enne è stato così tradotto in carcere dai Carabinieri della Stazione Bologna Indipendenza.