Gli investimenti da effettuare in favore delle attività, la dinamica delle imprese nel 2023 e un focus sulla prossima tornata elettorale. Questi i temi al centro del consiglio di sede Lapam Confartigianato di Sassuolo, dove il presidente Lapam Confartigianato di Sassuolo Erio Luigi Munari e il responsabile della locale sede associativa Fabio Ferrarini hanno incontrato i consiglieri per discutere e pianificare il 2024 nel comune sassolese.

L’attenzione del consiglio si è concentrata inizialmente sugli investimenti da effettuare per mantenere la competitività delle imprese, focalizzandosi in particolare sulla formazione del personale. Il consiglio di sede di Sassuolo è stato un momento per presentare anche i dati economici comunali del 2023 elaborati dall’ufficio studi Lapam Confartigianato. Secondo l’analisi, al 31 dicembre 2023 si contano 4.243 imprese attive nel comune sassolese, di cui 1.143 sono artigiane (il 26,9%). Rispetto allo stesso periodo del 2022 si registra un calo dell’1,6% sul numero totale di imprese attive. Se si confronta il lungo periodo, dal quarto trimestre 2007 al quarto trimestre 2023, si sono perse complessivamente 197 imprese, pari a un -4,4% (meno marcato rispetto al -7,7% registrato in provincia). Del totale delle imprese attive nel 2023, 864 sono gestite a prevalenza da donne, 548 a maggioranza da stranieri e 351 da giovani under 35.
Analizzando il territorio per macrosettori di attività, si nota una maggior concentrazione di imprese nei servizi alle imprese (29,4%), nel commercio e autoriparazione (27,2%) e nella manifattura (14,4%).

«Sono dati significativi – dichiara Erio Luigi Munari, presidente Lapam Confartigianato di Sassuolo – che fanno capire come il trend nel territorio, e più in generale in tutta la provincia modenese, sia complicato per lo sviluppo imprenditoriale a causa delle difficili situazioni che si vengono a creare nel contesto geopolitico attuale. Sono dati che, anche alla luce della prossima tornata elettorale, i futuri amministratori devono avere ben presente, così da poter attuare un programma che vada davvero a sostegno delle imprese, invertendo la dinamica e recuperando competitività a livello