La formazione della maschilità, tra gabbie di genere e libertà è il titolo dell’incontro previsto a Bologna il 16 aprile, alle 17, nella Sala VIII° Centenario di Palazzo Poggi (Via Zamboni, 33). L’appuntamento è il secondo del ciclo di tre seminari “Interrogare il maschile, comprendere il presente”, organizzato dall’Università di Bologna e volto a indagare la maschilità, esaminandone criticamente i meccanismi di costruzione identitaria alla luce delle norme e della performance di genere.

Dopo l’introduzione di Cristina Gamberi, assegnista di ricerca all’Alma Mater, interverrà Giuseppe Burgio, docente di Pedagogia generale e sociale all’Università di Enna “Kore”; a moderare l’incontro la professoressa Rossella Ghigi del Dipartimento di Scienze dell’educazione “Giovanni Maria Bertin” (EDU).

Momenti di confronto su temi ancora poco indagati, ma ormai divenuti questioni ineludibili del presente, che ricordano l’impegno dell’Università di Bologna per prevenire discriminazioni e violenza di genere.

“L’idea di questo ciclo di incontri nasce proprio dal dialogo con studentesse e studenti durante un’assemblea indetta nei giorni seguenti il femminicidio di Giulia Cecchettin, a novembre scorso. Dalla necessità di porci e porsi domande, usando gli strumenti della ricerca accademica, e indagare la complessa realtà della violenza di genere e, più in generale, i modelli e ruoli di genere. È una delle azioni che stiamo compiendo come Ateneo per sensibilizzare tutta la nostra comunità”, dichiara Cristina Demaria, Delegata dell’Alma Mater per l’equità, l’inclusione e la diversità.

L’obiettivo è, dunque, provare a costruire non solo una descrizione ma anche una comprensione multiprospettica della maschilità: gli incontri sono rivolti a tutta la comunità dell’Alma Mater, da studenti e studentesse al personale docente e tecnico-amministrativo, per dialogare con diverse generazioni su tematiche che riguardano e coinvolgono la società tutta.