Carlo Alberto Rossi e Gilberto Luppi

Quasi 11 mila imprese associate (10.854 per la precisione) e 682 dipendenti che operano nelle 54 sedi distribuite nei territori di Modena e Reggio Emilia. Questi sono alcuni dei numeri che fotografano la Gestione del Valore 2024 di Lapam Confartigianato, un documento che funge come una sorta di “carta d’identità” dell’associazione datoriale, monitorando tramite un resoconto annuale i progressi, gli obiettivi raggiunti e le sfide future.

All’interno del Bilancio di Sostenibilità sono elencati i vari ambiti di intervento di Lapam Confartigianato, ma viene inoltre testimoniato l’impegno sociale dell’associazione sul territorio. Un esempio è il progetto “Fare Futuro” che Lapam Confartigianato promuove da oltre 15 anni come attività di integrazione tra imprese e offerta formativa scolastica per le scuole medie, superiori e l’università, che nel 2024 ha visto coinvolti più di 3.800 studenti in oltre 20 differenti istituti scolastici di ogni ordine e grado distribuiti nei comuni del territorio. Un progetto che, da ormai due anni, ha visto un’evoluzione con l’iniziativa Manifatture Aperte, volto a promuovere la cultura del lavoro autonomo, in cui, nel 2024, gli oltre 2.400 studenti (2.469 per la precisione) di 117 classi diverse e 16 istituti scolastici differenti sono stati ospiti delle oltre 60 imprese partecipanti, andando fisicamente nelle attività e vivendo così il mondo aziendale.

All’interno del Bilancio 2024 anche il contributo a sostegno delle comunità locali, la percentuale di risparmio energetico e dei consumi e il resoconto del Convegno Imprenditori, un momento per “fare associazione” che ha visto la partecipazione di oltre 150 persone tra imprenditori associati e dirigenti e collaboratori dell’associazione.
«Un documento – spiega Gilberto Luppi, presidente Lapam Confartigianato – che mette in luce quanto svolto nel 2024 e le tante buone prassi che l’associazione sta mettendo in campo ormai da diversi anni. La nostra forza sono anche e soprattutto le centinaia di imprenditori eletti nei vari consigli di sede e di categoria: imprenditori che scelgono liberamente di mettere a disposizione ore del proprio prezioso tempo per l’associazione. Ci tengo a sottolineare che le piccole e medie imprese sono parte integrante della comunità, il cui tessuto socio economico è sostenuto dall’imprenditorialità».

«In un contesto attuale caratterizzato da conflitti e scontri – aggiunge Carlo Alberto Rossi, Segretario Generale Lapam Confartigianato –, parlando di sostenibilità non vogliamo allontanare il focus dalle necessità attuali e da un bisogno di stabilità crescente per le nostre imprese, ma anzi, il nostro obiettivo è dare la massima visibilità a quello che le micro e piccole imprese del territorio già effettuano in questo ambito. Come associazione ci muoviamo già da parecchi anni e vogliamo continuare a essere punto di riferimento per le nostre realtà, supportandole con risposte certe e concrete. La volontà, tramite il nostro Bilancio, è proprio sensibilizzare la nostra base associativa su questi temi che sono indispensabili per affrontare il futuro imprenditoriale».

Di particolare interesse gli obiettivi di sostenibilità che Lapam Confartigianato si è data per questo 2025, tra i quali, per citarne solo alcuni, aumentare la sicurezza informatica del gruppo associativo, rinnovare e ampliare la gamma di servizi a disposizione dell’utente anche in modalità total web, agevolare la crescita professionale e il coinvolgimento dei dipendenti più giovani e valorizzare il ruolo delle persone che li seguono quotidianamente. Inoltre, promuovere e incentivare l’utilizzo dei servizi di welfare aziendale da parte delle imprese associate e ampliare i servizi legati alla sostenibilità offerti alle imprese. Tra gli obiettivi già raggiunti, invece, mantenere le sedi nei territori delle aree interne al fine di sostenere le comunità sotto il profilo sociale, ambientale ed economico e condividere con il sistema Confartigianato le best practice relative a servizi e rappresentanza.