Clausole sociali rafforzate e regole stringenti sui contratti collettivi da applicare per contrastare dumping salariale e precarietà. Strumenti di controllo potenziati con check list digitali e divieto di subappalti a cascata per garantire sicurezza e responsabilità delle filiere di fornitura. Sistematico coinvolgimento delle organizzazioni sindacali, dall’informazione preventiva alle consultazioni prima e dopo l’aggiudicazione di gara per migliorare e valorizzare il lavoro e i lavoratori.

Sono alcuni dei punti chiave messi nero su bianco nel nuovo Protocollo Appalti firmato dal Gruppo Hera, dalle Rsu aziendali e da nove sigle sindacali (Filctem-Cgil, Fp-Cgil, Femca-Cisl, Flaei-Cisl, Fit-Cisl, Uiltec-Uil, Uiltrasporti, Fiadel e Cisal-Federenergia) incardinato su tre pilastri, che sono il sottotitolo dell’accordo: “più tutele, più controlli, più partecipazione”.

L’intesa rappresenta un ulteriore passo della multiutility nel rilanciare l’impegno verso filiere esecutive sempre più corte, trasparenti e responsabili e si inserisce nel percorso avviato dal Gruppo nel giugno 2024 con il Patto del Buon Lavoro, seguito dal Codice di condotta fornitori sottoscritto la scorsa estate, un vero e proprio patto etico per costruire assieme ai fornitori una catena del valore sostenibile ed equa.

Il nuovo Protocollo Appalti aggiorna e amplifica l’impianto del precedente accordo, che già nel 2016 si era affermato come modello di riferimento nel settore, introducendo strumenti pionieristici di tutela e trasparenza nella gestione dei fornitori.

Oggi, in un contesto normativo profondamente cambiato con il nuovo Codice Appalti (Dlgs. 36/2023 e correttivi 2024-2025) e il Decreto Infrastrutture (L. 195/2025), il Gruppo Hera e le organizzazioni sindacali rimettono in cima all’agenda i temi della sicurezza sul lavoro, della qualità delle filiere, della continuità occupazionale, disegnando un modello apripista attraverso un trittico di strumenti che integra principi ESG, responsabilità sociale e buone prassi contrattuali.

Il nuovo Protocollo Appalti interessa oltre 800 milioni di euro l’anno di servizi e lavori appaltati dalla multiutility in ambito Energia, Ciclo idrico integrato e Servizi ambientali. Esteso sull’intero orizzonte del piano industriale 2025–2029, il Protocollo regola oltre 4 miliardi di euro complessivi di valore economico e coinvolge più di 1.800 imprese e una media di 4.400 contratti ogni anno.

 

Tutele

L’accordo aggiorna, amplia e declina in dettaglio l’elenco dei Contratti nazionali di lavoro da applicare nelle attività esternalizzate, in linea con il Nuovo Codice Appalti, e introduce regole più efficaci per contrastare il fenomeno del dumping contrattuale e salariale. Le clausole sociali di salvaguardia occupazionale vengono potenziate per garantire la stabilità del personale impiegato, anche in caso di cambio appalto.