Sotto l’effetto di sostanze alcoliche e anche di stupefacenti, avrebbe percosso la moglie con pugni e calci, minacciandola di morte e sottoponendola a continue vessazioni fisiche e psicologiche, in alcune occasioni, anche alla presenza della figlia minore. Nell’ultimo più grave episodio risalente al mese di aprile, al termine di una lite avvenuta in strada, l’uomo l’avrebbe colpita con un pugno al torace e successivamente presa a calci mentre era a terra, provocandole la frattura della quinta costola e lesioni giudicate guaribili in venti giorni. In quella circostanza la donna, soccorsa da alcuni passanti e trasportata al pronto soccorso, è stata poi accolta in una struttura protetta, dove ha trovato il coraggio di denunciare anni di violenze subite.

Formalizzata la denuncia, i militari davano avvio alle indagini denunciando l’uomo, un 46enne nordafricano residente a Reggio Emilia, alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia per i reati di maltrattamenti in famiglia, lesioni personali aggravate, minacce aggravate. La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP l’applicazione nei confronti dell’uomo dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere che nel pomeriggio di ieri è stata eseguita dai militari di Corso Cairoli che hanno arrestato l’uomo. Le condotte violente, secondo quanto emerso dalle indagini, si sarebbero ripetute nel tempo e in più occasioni anche alla presenza della figlia minore, testimone diretta delle aggressioni e degli insulti rivolti alla madre. In particolare, l’uomo avrebbe umiliato la donna davanti alla bambina utilizzando frasi volgari e minacciose e creando un clima costante di paura e sopraffazione all’interno del nucleo familiare. L’episodio più grave risale al mese di aprile 2025, quando, al termine di una lite avvenuta in strada, l’uomo l’avrebbe preso a pugni e calci la vittima, provocandole la frattura della quinta costola e lesioni giudicate guaribili in venti giorni.

Ieri pomeriggio i Carabinieri della Stazione di Reggio Emilia Principale ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione arrestando l’uomo, ristretto al termine delle formalità di rito in carcere, a disposizione della Procura reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.