SP513 e SP57

Corpo Quattro interventi per oltre 2,1 milioni di euro stanno interessando e interesseranno nei prossimi mesi la rete viaria provinciale nel Comune di Vetto, con l’obiettivo di mettere in sicurezza i versanti, consolidare le scarpate e garantire la piena percorribilità delle strade che collegano la montagna reggiana alla Val d’Enza.

I lavori, coordinati dal Servizio Infrastrutture, Mobilità sostenibile e Patrimonio della Provincia di Reggio Emilia, rientrano nella strategia di prevenzione del rischio idrogeologico e di manutenzione strutturale della viabilità appenninica.

 

Due cantieri sulla SP 57 “Vetto–Ramiseto”

Il primo intervento, in corso al km 2+450, è eseguito dalla ditta Ve.I.Co.Pal srl di Parma e riguarda la realizzazione di un’opera di sostegno alla base della scarpata e il consolidamento del versante.
Finanziato con fondi PNRR – Next Generation EU per 600 mila euro, prevede una paratia di 30 pali trivellati lunghi 10 metri e 16 pali lunghi 7 metri, collegati da un muro in cemento armato di circa 90 metri, oltre a un rimodellamento del pendio con pannelli drenanti scatolari in armatura metallica. La durata stimata è di 170 giorni.

A poche centinaia di metri, al km 1+900, la ditta Zaccaria Costruzioni srl di Montese (MO) sta eseguendo il consolidamento della scarpata di monte. Anche questo cantiere è finanziato con fondi PNRR – Next Generation EU, per 360 mila euro, e prevede una paratia di 45 pali trivellati lunghi 7 metri, collegati da un muro in cemento armato di 46 metri e alto 2 metri, oltre alla posa di una rete metallica di protezione ancorata con chiodature e piastre in acciaio. La durata è di 150 giorni.

 

Due interventi sulla SP 513 R “di Val d’Enza”

Il terzo cantiere interessa la SP 513 R al km 41+300, a circa 100 metri dall’intersezione con la SP 10 “Rossigneto Vetto – Pomello confine Parma”.

Si tratta dei lavori di ripristino della scarpata di valle della SP 513 R e del consolidamento della scarpata di monte della sottostante SP 10, affidati alla ditta Zaccaria Costruzioni srl.

L’intervento, del valore di 650.227,64 euro, è finanziato per 600 mila euro dall’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione Civile con fondi approvati dal Consiglio dei ministri del 21 marzo 2025, e per 50.227,64 euro con risorse proprie della Provincia. Rientra nel secondo stralcio del Piano di Protezione Civile attivato dopo gli eventi meteo del giugno 2024 e prevede opere di ripristino del piano viabile e posa di nuove barriere di sicurezza stradale.

Durante i lavori – in programma dal 13 ottobre 2025 all’11 marzo 2026 – sarà in vigore un senso unico alternato regolato da semaforo e un limite di velocità di 30 km/h.

Il quarto intervento, previsto per la primavera 2026, interesserà la SP 513 R al km 39+900, in località Cantoniera. Finanziato con fondi PNRR – Next Generation EU per 550 mila euro, il progetto prevede il consolidamento della scarpata di monte in un’area geologicamente complessa, già soggetta a interventi tra il 2012 e il 2016.

I lavori comprenderanno il rafforzamento corticale della parete rocciosa, l’approfondimento e la sistemazione della trincea di guardia, il disbosco controllato e la posa di un sistema anti-erosivo armato con reti metalliche e bioreti naturali in cocco biodegradabile.

Anche in questo caso la percorribilità sarà garantita con eventuale senso unico alternato durante le lavorazioni più delicate. Durante tutti i lavori è assicurata la sicurezza della circolazione, grazie a sensi unici alternati e segnaletica adeguata, sotto il coordinamento tecnico del Servizio Infrastrutture.

 

Zanni: “Investiamo sulla sicurezza, ma serve una legge che ridia autonomia alle Province”

«Con questi quattro interventi – dichiara il presidente della Provincia Giorgio Zanni – investiamo oltre due milioni di euro per consolidare in modo strutturale la viabilità provinciale di Vetto, un’area particolarmente esposta ai fenomeni di dissesto idrogeologico. È un piano che unisce risorse PNRR e Protezione Civile, pianificazione tecnica e attenzione alle comunità locali, con l’obiettivo di rendere la montagna più sicura e accessibile.
Questi finanziamenti sono il frutto della capacità della Provincia di autogenerare risorse e attrarre fondi sul territorio, nonostante un quadro normativo ancora incompleto. Da tempo chiediamo una legge di riordino che restituisca alle Province un ruolo pieno, con competenze chiare e fondi stabili, per poter pianificare e gestire in modo continuativo gli interventi su strade, ponti e scuole, senza dover contare di volta in volta su bandi o risorse straordinarie».

Sassi: “Sicurezza e coesione per chi vive in Appennino”

«Ogni euro speso qui – aggiunge il consigliere provinciale con delega alla Montagna Elio Ivo Sassi – significa sicurezza per chi viaggia, ma anche coesione territoriale e pari diritti di mobilità per chi vive in Appennino. Questi interventi dimostrano che investire sulla manutenzione e sulla prevenzione è il modo migliore per tutelare la montagna e valorizzare le sue comunità.»

Ruffini: “La Provincia è un punto di riferimento per il territorio”

«La collaborazione con la Provincia – afferma il sindaco di Vetto Fabio Ruffini – si conferma fondamentale per affrontare con continuità i problemi di dissesto e di viabilità che interessano il nostro territorio. Interventi come questi non solo mettono in sicurezza le strade, ma garantiscono ai cittadini e alle imprese di poter contare su infrastrutture affidabili, essenziali per la vita quotidiana e per lo sviluppo dell’Appennino.

La viabilità è un fattore cardine per la tenuta e lo sviluppo dei territori di montagna, per questo motivo mi auguro che il Governo aumenti le risorse per le aree interne e per la lo loro viabilità per riuscire  così a dare attuazione al progetto condiviso con la Provincia di miglioramento di un asse strategico come quello della 513»

Con questi quattro cantieri, la Provincia di Reggio Emilia conferma il proprio impegno nel rafforzare la sicurezza della viabilità montana e nel proteggere il territorio da frane e dissesti, con interventi programmati, tecnicamente avanzati e coordinati con i Comuni e la Protezione Civile.