“La FP CGIL Bologna chiede con forza l’immediata erogazione della quota piena dell’indennità di Pronto Soccorso, così come previsto dalla normativa vigente, e la contestuale convocazione del tavolo aziendale per definire senza ulteriori ritardi la distribuzione dei residui.
Le risorse destinate alla valorizzazione del personale sanitario sono nella disponibilità delle Regioni già dal 2023. Per troppo tempo questi fondi sono stati di fatto bloccati, giustificando il mancato pagamento con il rinnovo del CCNL, che non era – e non è – condizione necessaria per procedere all’erogazione delle somme agli aventi diritto. Una giustificazione che si è rivelata infondata anche dopo la sottoscrizione del contratto, presentata dai firmatari come risolutiva ma che, nei fatti, non ha prodotto alcun beneficio concreto per lavoratrici e lavoratori.
Facciamo nostra la richiesta che arriva direttamente dagli operatori e dalle operatrici di tutti i servizi di Pronto Soccorso ed Emergenza della provincia di Bologna – dagli ospedali ai CAU, dal 118 ai servizi di supporto – che chiedono una sola cosa: il riconoscimento immediato e tangibile del lavoro svolto quotidianamente in condizioni di forte pressione, carenza di organico e crescente complessità.
Valorizzare il personale significa pagare ciò che è dovuto, nei tempi dovuti. Non bastano dichiarazioni di principio, servono atti concreti.
In assenza di risposte rapide e formali nei prossimi giorni, la FP CGIL Bologna aprirà lo stato di agitazione e predisporrà iniziative di protesta e picchetti in tutte le sedi ritenute necessarie, fino alle direzioni aziendali.
I lavoratori e le lavoratrici della sanità non possono e non devono essere presi in giro.
Restiamo in attesa di una risposta immediata.
La FP CGIL Bologna chiede con forza l’immediata erogazione della quota piena dell’indennità di Pronto Soccorso, così come previsto dalla normativa vigente, e la contestuale convocazione del tavolo aziendale per definire senza ulteriori ritardi la distribuzione dei residui.
Le risorse destinate alla valorizzazione del personale sanitario sono nella disponibilità delle Regioni già dal 2023. Per troppo tempo questi fondi sono stati di fatto bloccati, giustificando il mancato pagamento con il rinnovo del CCNL, che non era – e non è – condizione necessaria per procedere all’erogazione delle somme agli aventi diritto. Una giustificazione che si è rivelata infondata anche dopo la sottoscrizione del contratto, presentata dai firmatari come risolutiva ma che, nei fatti, non ha prodotto alcun beneficio concreto per lavoratrici e lavoratori.
Facciamo nostra la richiesta che arriva direttamente dagli operatori e dalle operatrici di tutti i servizi di Pronto Soccorso ed Emergenza della provincia di Bologna – dagli ospedali ai CAU, dal 118 ai servizi di supporto – che chiedono una sola cosa: il riconoscimento immediato e tangibile del lavoro svolto quotidianamente in condizioni di forte pressione, carenza di organico e crescente complessità.
Valorizzare il personale significa pagare ciò che è dovuto, nei tempi dovuti. Non bastano dichiarazioni di principio, servono atti concreti.
In assenza di risposte rapide e formali nei prossimi giorni, la FP CGIL Bologna aprirà lo stato di agitazione e predisporrà iniziative di protesta e picchetti in tutte le sedi ritenute necessarie, fino alle direzioni aziendali.
I lavoratori e le lavoratrici della sanità non possono e non devono essere presi in giro.
Restiamo in attesa di una risposta immediata”.




