Violata nella giornata odierna, attesa come una giornata da “allarme temperature” per la nostra regione, anche la soglia dei 35°C. Alle 17.00 al Campus di Ingegneria “Enzo Ferrari” di Modena, dove ha trovato collocazione una stazione di rilevamento dell’Osservatorio Geofisico del Dipartimento di Ingegneria dei Materiali e dell’Ambiente dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia, la colonnina del mercurio è arrivata raggiungere 35.3°C, che rappresenta il record dell’anno per andamento delle temperature nelle provincia di Modena.
E’ andata un po’ meglio in città, perché la colonnina della stazione meteorologica del torrione orientale del Palazzo Ducale di Modena, si è fermata alla stessa ora a 34.1°C, appena più sotto (34.2°C) della temperatura raggiunta nella giornata di martedì 13 luglio.
Valori alti anche durante la notte, pur se inferiori a quella della giornata precedente: 25.9°C in città (- 0.5°C confronto a martedì 13 luglio) e 20.8°C in periferia (- 1.8°C sul giorno prima).
Si è abbassata, invece, la percentuale di umidità che per tutto il giorno è oscillato fra il 50% delle 4.00 del mattino ed il 38%.
Sostanzialmente invariato, comunque, l’<indice di disagio>, che si accompagna alla situazione che gli esperti definiscono di “afa moderata” e che è la risultante di un rapporto combinato fra temperature e umidità. Oggi questo valore ‘indice di Thom’ è arrivato a collocarsi fino a 27.2, che corrisponde a condizioni di ‘disagio marcato’.
La speranza di molti è in un ritorno di condizioni più accettabili, anche se secondo gli esperti dell’Osservatorio Geofisico universitario “ci si dovrà rassegnare a temperature elevate”. Una pausa si potrà avere solo per l’influsso di temporali di calore che, però, dovrebbero rimanere confinati ad Alpi e localmente in Appennino.