Da domani, giovedì 22 Dicembre, verrà chiusa al traffico, con la posa in opera di transenne ed idonea segnaletica stradale, via Ravetta all’altezza del muro di cinta dell’abitazione di via Dante 72 e, di conseguenza, verranno spostati i cassonetti presenti nel tratto di strada chiusa. L’intervento è stato reso necessario al fine di mettere in sicurezza la pubblica via e gli utenti della strada dal muro di cinta che risulta essere pericolante.

I veicoli che percorrono via D’Annunzio in uscita dal quartiere dovranno svoltare a sinistra su via Tassoni.

Il tratto di via Tassoni che conduce in via Ravetta rimarrà a doppio senso ma i veicoli potranno entrare ed uscire solo dall’intersezione con via D’Annunzio.

L’uscita di via Ravetta su via Montanara, invece, sarà trasformata temporaneamente in un doppio senso con circolazione ammessa ai soli veicoli accedenti alle proprietà private presenti in quel tratto. La viabilità verrà riaperta non appena verranno eseguiti gli interventi di messa in sicurezza del manufatto.

“Ci scusiamo per il disagio che l’intervento arrecherà ai residenti e ai fruitori dei parcheggi posti a bordo strada – afferma il Vicesindaco Gian Francesco Menani – a maggior ragione vista la penuria di parcheggi presente nella zona di Pontenuovo, ma la sicurezza deve venire prima di tutto.

Si tratta, infatti, dell’ennesimo intervento che va nella direzione di garantire la sicurezza e salvaguardare l’incolumità di chi, ignaro, potrebbe passare a fianco un muro di cinta pericolante che potrebbe anche crollare. La situazione – prosegue il Vicesindaco – era dubbia da anni, ma tutti affermavano che non c’era pericolo di spostamento del muro. Ho voluto esserne sicuro al cento per cento ed ho fatto apporre un vetro sottile al muro, vetro che si è rotto dimostrando che, sebbene di poco, il muro è in movimento. Per questo motivo – conclude il Vicesindaco del Comune di Sassuolo Gian Francesco Menani – e al cospetto di una relazione tecnica che non esclude il crollo del muro, abbiamo deciso di chiudere la strada e imporre alla proprietà la sistemazione del muro”.