carabinieri-notturnaPotrebbe avere presto un nome il malvivente appiedato e messo in fuga la scorsa notte dai carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Guastalla che l’hanno intercettato di rientro dopo un “fruttuoso” raid furtivo consumato in un cantiere edile di Via Colombana a Boretto, comune della bassa reggiana, dove ha sottratto attrezzatura edile varia per un controvalore di circa 5.000 euro. Ne sono certi i Carabinieri di Guastalla che hanno tra le mani l’autocarro con targa di nazionalità moldava condotto dal malvivente “solitario” che dai primi accertamenti risulta “pulito”. Nella more che le indagini dei militari del Nucleo Radiomobile di Guastalla facciano piena luce al riguardo l’identificazione del ladro datosi alla fuga, il dato certo è il fruttuoso recupero di svariata attrezzatura edile (trapani perforanti, caricabatterie, laser rotanti etc..), del controvalore di oltre 5.000 euro, restituita all’imprenditore edile derubato.

L’attività delittuosa del ladro “solitario” non e’ andata completamente a buon fine proprio grazie all’attività di presidio del territorio posta in essere anche dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Guastalla che poco dopo le 3,30 della scorsa notte nel corso di un posto di controllo alla circolazione stradale, eseguito lungo la SP 62 all’altezza dell’incrocio con la SP 111, notavano che il conducente di un furgone Volkswagen Trasporter alla vista della pattuglia arrestava improvvisamente la marcia per poi riprenderla dirigendosi bruscamente verso l’adiacente zona golenale del fiume Po. Subito i militari si ponevano all’inseguimento del mezzo con il conducente che tallonato dai Carabinieri si vedeva costretto a fermarsi scendere al volo e darsi alla fuga a piedi riuscendo a dileguarsi tra la vegetazione golenale agevolato anche dal buio della notte. L’ispezione all’interno dell’autocarro, risultato “pulito” e con targa di nazionalità moldava, faceva comprendere i motivi della fuga in quanto risultava contenere svariata attrezzatura edile poi risultata provento di furto e restituita all’imprenditore derubato. Il mezzo invece veniva sottoposto a sequestro per gli ulteriori sviluppi investigativi in ordine all’identificazione del ladro “solitario”.