Da ieri sera sono sotto profilassi antibiotica contro la meningite 30 operatori sanitari e il personale di una casa famiglia del bolognese per la morte di un uomo di 43 anni, di origine napoletana, senza fissa dimora, ospite temporanea della struttura.

L’uomo è morto per ”una sospetta sepsi meningococcica”, spiega una nota dell’Asl di Ferrara, emessa oggi ”anche per evitare il diffondersi di allarmismi nella popolazione”.

L’uomo è stato ricoverato alle 13 di ieri al Pronto soccorso dell’ ospedale di Cento, per febbri altissime che duravano da tre giorni. Era vigile e presentava ”petecchie alle mucose e alla cute”.
Per le condizioni gravissime era stato trasferito del reparto ‘Degenza ad elevata assistenza”. Il quadro clinico è peggiorato con perdita di coscienza e, alle 18.30, è deceduto.

Dell’uomo – spiega la nota – non si hanno notizie certe: risulta fosse originario di Napoli, ma senza fissa dimora, ed temporaneamente ospite di una struttura di accoglienza di S.Pietro in Casale (Bologna).

”Visto il sospetto di sepsi meningococcica – per cui non è ancora confermata la diagnosi, sottolineano i servizi – è stata allertata l’Igiene Pubblica per le misure di sorveglianza e profilassi delle persone che sono state a stretto contatto con l’ammalato”.
E’ scattato il protocollo previsto in questi casi ed è stata eseguita la profilassi antibiotica necessaria a proteggere le persone coinvolte nell’episodio, circa 30 operatori sanitari oltre agli ospiti della struttura. L’intervento è finito alle 23.30 di ieri.