Sono risultati in crescita, a fine marzo 2025, i prestiti erogati dal sistema bancario in provincia di Reggio Emilia.

L’aumento, rispetto al primo trimestre del 2024, è stato del 2,4% (nel 2024 si era registrato un +1,0%), con un volume complessivo di impieghi attestato a circa 22,6 miliardi di euro.

I dati rilasciati dalla Banca d’Italia e analizzati dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio dell’Emilia evidenziano un calo del ricorso al credito da parte delle imprese (-1,8%) e, di converso, un aumento per le famiglie consumatrici (+2,3%) e per le società finanziarie ed assicurative (+9,6%), che hanno assorbito il 31,1% degli impieghi complessivi. La quota maggiore del credito bancario è andata alle imprese, con il 42,9%, mentre le famiglie si sono attestate al 24,7%.

Guardando al sistema produttivo, tutti i settori hanno registrato flessioni nel ricorso al credito: le costruzioni sono scese del 9,6% (383 milioni di impieghi), mentre il comparto dei servizi ha mostrato una flessione del 2,0%, assorbendo quasi 3,9 miliardi. In lieve calo anche gli impieghi nel manifatturiero, con un -0,5% che ha portato il valore a 4,6 miliardi.

Buono, nel frattempo, l’andamento del tasso di deterioramento del credito, che in dodici mesi è sceso dall’1,4% allo 0,7%.

Sul fronte dei risparmi, infine, il dato di fine marzo 2025 ha registrato un aumento dell’1,0% dei depositi, affiancato da una crescita più marcata dei titoli a custodia, che hanno fatto segnare un +6,8%.

Il totale del risparmio reggiano rappresentato da depositi e titoli a custodia presso le banche, è passato così dai 37,4 miliardi del marzo 2024, ai 38,9 di quest’anno.