
La Corte dei Conti boccia la fusione tra Aimag ed Hera per la nuova società di gestione del servizio idrico.
“Quando la magistratura contabile scrive che si stanno ‘utilizzando risorse pubbliche per favorire il fine di lucro del socio privato’, non siamo in presenza solo di una bocciatura ma di un elemento molto chiaro: il progetto Aimag-Hera sia riportato in officina. Dopo i problemi visti con Seta, la provincia di Modena non può permettersi di perdere il controllo pubblico di un altro servizio fondamentale, in questo caso il servizio idrico integrato”.
E’ chiaro Domenico Chiatto, segretario generale aggiunto di Cisl Emilia Centrale, uno dei dirigenti che più conosce e ha seguito il lungo cammino che avrebbe dovuto ‘rafforzare’ la partnership industriale tra Aimag ed Hera. Partnership che per la Corte dei Conti è invece una operazione di conquista che rende inutile il 51% detenuto dai soci pubblici. Vale a dire il Comune di Carpi e gli altri comuni della bassa modenese.
UNA DELIBERA IMPRESSIONANTE
“Leggere la deliberazione della Corte è impressionante. L’intero impianto degli atti votati nei Consigli comunali è stato stroncato con parole che dovrebbero spingere consiglieri, segretari comunali e sindaci ad assumere una posizione di autotutela, dal momento che il Presidente della Corte, Marcovalerio Pozzato, certifica un contesto di illegittimità e di deviazione rispetto a quanto espressamente disposto dal Testo Unico delle Società Partecipate, vale a dire la bibbia normativa. Il pronunciamento della Corte dei Conti non è solo un parere. Allora ci domandiamo se la scelta di voler proseguire col piano industriale, comunicata oggi ai sindacati di categoria, sia prudente e non rischi, invece, di esporre i Comuni a conseguenze importanti, non ultimo il danno erariale”, prosegue Chiatto.
FARSI CAPIRE DALLA GENTE
Appunto, per Cisl la prima cosa che dovrebbero fare i Comuni è tornare a parlare con tutti i cittadini e i lavoratori, affinché abbiano ben chiaro cosa c’è in gioco. Un esempio lampante: nel momento in cui è stato previsto un Consiglio d’amministrazione con quattro soci pubblici e quattro in quota ad Hera, nel quale l’Amministratore delegato scelto da Hera ha un voto che vale doppio, chiunque può comprendere che i Comuni saranno messi in secondo piano. “E’ uno dei passaggi chiave della deliberazione: la Corte dei Conti ha detto no ad un modello col quale Hera avrà il pieno controllo finanziario e operativo di Aimag, esprimendo non solo l’Ad ma anche la Direzione aziendale”, evidenzia Chiatto.
COSA ACCADE ORA
Proseguire ignorando la Magistratura contabile è impossibile. Replicare alla Corte dei Conti è doveroso ma con quali argomenti? Per questo occorre sciogliere tutti i nodi in modo chiaro.
Il sindacalista Cisl chiede che “l’intera operazione venga riportata nei Consigli comunali e nelle comunità locali con una grande riflessione, nel nome di quel dovere generale di trasparenza che è stato richiamato dai giudici. Il punto principale è quello di rimettere mano a due strumenti formali per assicurare la necessaria influenza dominante pubblica”.
Il primo strumento è la stesura del patto di sindacato tra i Comuni soci che affermi, senza ambiguità, la loro volontà e capacità di guidare l’operazione Aimag-Hera, tenendo ben salde le figure chiave nel Cda e nella direzione societaria. La seconda leva, suggerita dalla Corte dei Conti, è la revisione dello Statuto societario: così come è oggi consegna le chiavi di Aimag al controllo di Hera.
IL PARALLELO CON SETA
Chiatto tocca un altro punto saliente: quanto sta accadendo in Aimag è la fotocopia di ciò che è avvenuto con Seta. Anche nella società del trasporto pubblico locale i Comuni soci rappresentano la maggioranza ma non hanno più il potere di gestione e controllo dell’azienda. “La Corte dei Conti ha detto, in sostanza, che siamo ancora in tempo per non commettere lo stesso sbaglio con Aimag – chiosa Chiatto –. Nella chiarezza possiamo vincere tutti: siamo consapevoli che è necessario un rafforzamento di Aimag ma con un vera partnership industriale, mantenendo l’autonomia aziendale e la governance pubblica. Ecco perché Cisl Emilia Centrale, insieme alle sue Federazioni, darà tutto il suo supporto e sostegno ad Aimag e ai territori di Carpi e della Bassa modenese per uscire da questo stallo nel modo migliore”.