“Dalle notizie che apprendiamo dalla stampa locale pare che dopo gli aumenti del 2025, anche per il 2026 non si prevede una stabilizzazione delle aliquote Tari. Ci piacerebbe affrontare la questione non più a valle delle decisioni già prese, ma da una prospettiva più ampia, che tocca l’intero sistema della gestione dei rifiuti urbani”. Interviene con queste parole il Direttore Generale di Confindustria Reggio Emilia Vanes Fontana, sul tema della tassa rifiuti.

È noto, infatti, che la gestione è affidata per legge a un solo operatore scelto mediante una gara pubblica indetta da ATERSIR. “La gara deve essere concepita secondo criteri oggettivi che favoriscano la partecipazione di una pluralità di soggetti qualificati a beneficio della qualità, dell’efficienza e dell’economicità del servizio di igiene urbana” – Continua Fontana – “Già nel 2018 l’Antitrust (AS1533 del 4 luglio 2028) segnalò ad ATERSIR che le gare in via di definizione (Parma, Piacenza e Ravenna-Cesena) erano connotate da fattori potenzialmente limitativi della concorrenza, come la durata di 15 anni e la dimensione dei bacini di affidamento. Tuttavia, sappiamo che le gare, che per gli ambiti di Parma e Piacenza hanno visto la conferma del gestore uscente, non hanno recepito questi suggerimenti. Nella nostra stessa provincia l’affidamento è stato confermato a S.A.B.A.R. SPA per 15 anni (5 anni in più rispetto all’affidamento scaduto) per 8 comuni della bassa”.

 “Auspichiamo che il Comune di Reggio Emilia, membro di ATERSIR, nonché socio di maggioranza dell’attuale affidatario del servizio di raccolta rifiuti – in regime di prorogatio da oltre 10 anni – saprà far valere gli interessi di tutti i contribuenti, incluse le imprese, chiedendo che il bando in via di definizione non contenga elementi che possano limitare la partecipazione del maggior numero di soggetti, affinché i piani finanziari futuri della TARI, pur garantendo una qualità di livello, siano espressione di costi altamente efficienti”. Conclude il Direttore di Confindustria Reggio Emilia.