Dopo una relazione sentimentale durata circa 5 mesi lei, una 20enne reggiana, aveva deciso di porre fine al legame. Decisone che lui, un 26enne residente in un comune dell’appennino reggiano, non ha accettato macchiandosi di una serie di comportamenti persecutori, vessatori e minatori nei confronti dell’ex ragazza sprofondata a sua volta in un perdurante e grave stato di paura e un fondato timore per la propria incolumità e quella del suo attuale compagno, tanto da essere costretta a cambiare le proprie abitudini di vita.
Gravi presunte condotte delittuose quelle compiute dal 26enne in conseguenza delle quali i carabinieri della stazione di Castelnovo Monti, a cui la vittima ha raccontato gli episodi persecutori, al termine delle indagini hanno denunciato l’uomo alla Procura della Repubblica con l’accusa di atti persecutori. Quest’ultima, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri della stazione di Castelnovo Monti, ha ottenuto dal Tribunale di Reggio Emilia la misura cautelare non custodiale del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi a meno di 1.500 metri dalla stessa e di non comunicare con lei in qualsiasi modo e con qualsiasi mezzo. Al giovane veniva inoltre applicato il braccialetto elettronico.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della stazione di Castelnovo Monti, il ragazzo avrebbe tempestato la vittima di messaggi, implorandola di ripristinare la loro relazione, attribuendole la colpa del suo malessere e minacciando di compiere gesti autolesionistici se non fossero tornati insieme. In diverse occasioni si sarebbe appostato nei pressi dell’abitazione della donna controllandone gli spostamenti. Avrebbe minacciato la divulgazione di fotografie “osé” della ex come ritorsione per il dolore che gli aveva cagionato. Gravi condotte quelle descritte in denuncia, che riscontrate dai Carabinieri della stazione di Castelnovo Monti hanno visto la Procura reggiana richiedere ed ottenere il provvedimento cautelare. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.




