A fronte di oltre 8mila firme di cittadini contrari al cambio di destinazione d’uso a luogo di culto dell’immobile recentemente inaugurato ai Quadrati come centro culturale islamico, il sindaco Mesini opta per una replica video tanto puerile quanto priva di contenuti.
Corrisponde infatti al vero che la precedente Giunta e il precedente Sindaco si siano recati per un saluto istituzionale presso l’associazione islamica di Via Atene (non di Via Cavour quindi) ma questo non c’entra nulla con il trasferimento ai Quadrati della comunità islamica di Braida, né ha alcuna attinenza con la probabile nuova inaugurazione di una nuova grande moschea.
La precedente Giunta, infatti, non fece alcuna promessa in tal senso e il video, decontestualizzato e montato ad arte da Mesini (o forse dal famoso videomaker pagato con i soldi dei contribuenti?), lo testimonia.
Il video stesso, peraltro, dimostra anche come siano oltraggiose e del tutto infondate le tesi di chi definisce “razziste” le istanze del centrodestra cittadino rispetto al tema della moschea: perché emerge in modo evidente dallo stesso video come tutti i partiti della coalizione non rifiutino affatto il dialogo con le comunità islamiche, ma pretendano dalle stesse il rispetto del principio di legalità ed eguaglianza rispetto al resto della popolazione sassolese.
Mesini impari a fare davvero il sindaco di tutti e spieghi ora che posizione intenda prendere rispetto alla più corposa petizione della storia di Sassuolo.
I video di polemica politica, infatti, non si confanno al suo ruolo istituzionale e, anzi, dimostrano il suo nervosismo su un tema molto delicato e molto sentito in città.
C’è un video per tutto, a quanto pare, ma sui problemi di Sassuolo servono scelte serie, che questo sindaco – evidentemente – non intende assumere, preferendo accalorarsi in una sterile quanto bassa polemica di partito.
(Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia Sassuolo)




