Un paese che non si rassegna. Una storia che è sulla bocca e nel cuore di tutti. Loreto Aprutino, nell’aresa Vestina, continua a piangere il suo campione Giuseppe Chiavaroli. Studente di scienze motorie, 24 anni, mediano del Lauretum (Eccellenza), aveva giocato anche nelle giovanili della Fiorentina e nella tragedia del sisma che ha devastato l’Abruzzo, è morto con la sua fidanzata, Francesca.

Erano a casa di amici in una traversa di via XX Settembre, a L’Aquila, la strada delle giovani vite perse alla Casa dello Studente. Il giorno dei suoi funerali, il pomeriggio di martedì 8 aprile, tutta Loreto si è fermata per dirgli addio, in quella chiesa di Santa Maria in Piano troppo piccola per conterenere la gente e il dolore. Tutti, ancora oggi, pensano a quella bara con la maglia numero 8 del Laurentum, al dolore della mamma Piera e del papà Tommaso, che al funerale ha confessato ”Una parte di me è dentro la bara di mio figlio. Spero di poter andare avanti e crescere i figli. Ma Giuseppe ci mancherà”. Anche il calcio dilettantistico non ha smesso di piangere questa tragica fine. Eppure ‘Peppino’, come lo chiamavano gli amici, ai soccorritori non era apparso gravissimo; si era ipotizzata l’amputazione di una gamba, ma le complicazioni sorte durante l’intervento nella sala operatoria sono state letali. Per lui ”la partita della vita è stata troppo breve”, ha detto l’arcivescovo della diocesi di Pescara-Penne, Tommaso Valentinetti, nell’omelia funebre. La sua storia è l’altra faccia del terremoto, una di quelle che fa più paura perché travolge qualsiasi storia, anche sportiva. E così di fronte ai rugbisti aquilani che, grazie alle loro forti spalle, sono riusciti a salvare alcune anziane, c’è la vicenda di tanti altri sportivi che nulla hanno potuto contro la furia del sisma.
Anche Lorenzo Cinì, classe ’86 era uno sportivo. Pallavolista del Montorio (serie B) era in attesa di discutere la tesi in fisioterapia. Per Lorenzo stesso destino di Peppino Chiavaroli: il terremoto lo ha trovato a L’Aquila, accanto alla fidanzata Arianna.

Fonte: Adnkronos