E’ partito nelle scorse settimane anche in provincia di Modena, come in tutta l’Emilia Romagna, lo screening per la prevenzione e la diagnosi precoce dei tumori del colon-retto (o grosso intestino). E’ rivolto a tutte le persone dai 50 ai 69 anni, uomini e donne. Il test di screening è gratuito, così come lo sono tutti gli eventuali e successivi interventi di diagnosi e cura previsti all’interno del programma.

Nell’arco di due anni (aprile 2005-aprile 2007) tutte le circa 158 mila persone interessate a Modena e in provincia (al 1° gennaio 2004 erano 76.999 uomini e 81.313 donne) riceveranno l’invito ed il materiale necessario (provetta e relative istruzioni) ad effettuare un semplice test per la ricerca del sangue occulto nelle feci, che non richiede alcuna preparazione particolare. A chi ha tra i 70 e i 74 anni e ai familiari di primo grado di persone cui sia stato riscontrato un carcinoma del colon-retto sarà proposta una colonscopia.

Chi ha tra i 50 e i 69 anni riceverà una prima lettera che illustra le modalità di adesione allo screening e, quindi, una seconda comunicazione con acclusa la provetta e le istruzioni per la raccolta delle feci e la consegna del campione ad uno dei centri di raccolta della provincia
Ovviamente, ancorché fortemente raccomandata in quanto semplice e di estrema utilità per la diagnosi precoce delle patologie del colon-retto, l’adesione allo screening non è obbligatoria e si può anche scegliere di non partecipare alla campagna.


L’Azienda USL comunica l’esito negativo del test all’interessato con una lettera entro 7-10 giorni dalla consegna della provetta al centro prelievi. Se il test risulta positivo (di solito sono positivi il 4-5% dei test) non significa necessariamente che l’assistito abbia un polipo o un tumore. Il sanguinamento, infatti, può essere dovuto ad altre cause, come ad esempio emorroidi, ragadi….o altre patologie benigne. In caso di test positivo l’Azienda USL contatta telefonicamente la persona interessata per invitarla a sottoporsi all’indagine di approfondimento diagnostico che, in questo caso, è la colonscopia o, solo in casi particolari, un esame radiologico (clisma opaco).

Nei giorni scorsi, alcuni cittadini hanno segnalato di essere stati contattati telefonicamente da persone che, senza qualificarsi con precisione, si sarebbero offerte di riconsegnare al laboratorio i campioni di feci in cambio di un compenso economico non meglio specificato.


Si ribadisce, nell’occasione, che la partecipazione allo screening non comporta alcuna spesa per i cittadini e che il campione di feci deve essere consegnato al centro di raccolta dalla persona interessata. Non è previsto, nella maniera più assoluta, il ritiro del campione ad opera di chicchessia.

L’Azienda invita a segnalare ogni stranezza o tentativo di raggiro telefonando al numero verde 800-300315