Nel parco delle Rimembranze ha avvicinato un passante proponendogli un affare: l’acquisto di un anello d’oro. Ma il cittadino, per tutta risposta, ha richiamato l’attenzione di una pattuglia di motociclisti della Polizia municipale che ha fermato l’aspirante venditore, lo ha accompagnato al comando e, dopo gli opportuni accertamenti, lo ha denunciato per contraffazione di marchi.

Il fatto è successo nei giorni scorsi vicino a viale Muratori, S.C. 27 anni rumeno incensurato ha cercato di vendere un anello ad un uomo che non si è fatto lusingare dalla proposta ma che, intuendo un inganno, ha richiamato i Vigili. Nelle tasche del rumeno è stata trovata una confezione di plastica in cui erano conservate 15 fedi di grosse dimensioni. Secondo l’improbabile venditore dovevano essere in oro ma, da una prima analisi, di nobile metallo non vi era traccia.

Gli anelli sono stati sequestrati ed S.C. denunciato a piede libero per contraffazione di marchi perché all’interno delle fedi era impropriamente riprodotto il simbolo dell’oro e mancava il simbolo di chi aveva “eventualmente” prodotto il monile.

Intanto il comando di viale Amendola informa che sono numerose le segnalazioni su persone, quasi sicuramente dell’est europeo, che avvicinano i passanti offrendo loro preziosi in oro. In alternativa le stesse persone dicono di aver trovato a terra l’anello d’oro e di volerlo restituire al proprietario. Chi cede alla possibilità di fare un buon affare, pur senza averne titolo, dovrà poi sottostare alla richiesta di un compenso per il ritrovamento dell’oggetto.