Il Consiglio comunale di ieri sera, 12 febbraio, è stato ricco di argomenti di interesse per la città.
Al primo punto il consigliere di Forza Italia Paolo Vincenzi ha interrogato il sindaco sulle spese complessivamente sostenute per il Progetto Braida, voce che include sia gli interventi destinati al palazzo di via San Pietro, sia i lavori di tipo urbanistico che le attività e le iniziative di animazione, aggregazione e integrazione.


Il sindaco Graziano Pattuzzi ha dato conto di una spesa complessiva che attualmente supera i 4 milioni di euro (4 milioni e 180mila per l’esattezza), dei quali 2 milioni e 300mila euro sono stati destinati alla soluzione della difficile situazione di via San Pietro 6. Di questa cifra, ha spiegato il sindaco, 1 milione e 472mila euro derivano dal sostegno e finanziamento proveniente dalla Regione Emilia Romagna e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. Sono stati impiegati per l’acquisto degli alloggi, fino alla maggioranza dei millesimi del condominio, per la sistemazione degli ex inquilini, il sostegno nel pagamento degli affitti, l’estinzione dei mutui con le banche, operazione, ha ricordato il sindaco, giudicata innovativa in tutta Italia e dagli stessi Istituti di credito. Purtroppo, ha aggiunto Pattuzzi, non tutte le banche hanno raccolto l’invito e capiscono la situazione: in via Adda 77 e via Circonvallazione ancora oggi si acquistano appartamenti con erogazione di mutui. E quanto a via San Pietro un istituto di credito non ha accettato le proposte del Comune e proprio in questi giorni ha fatto partire la procedura legale per il pignoramento del bene.
Il progetto su via San Pietro comunque va avanti. E’ stato approvato un preliminare che costituisce variante urbanistica e consente quindi di avviare le procedure di esproprio, per la realizzazione di due palazzine divise, una destinata alla Polizia Municipale e una alla Croce Rossa, in mezzo alle quali passerà nuovamente via San Matteo fino all’incrocio con via San Pietro. Se non ci saranno intoppi legali, l’obiettivo è arrivare all’abbattimento dello stabile nel mese di novembre del 2008.
Quanto alle altre spese del Progetto Braida il sindaco ha ricordato 1 milione e 170mila euro per lavori di tipo urbanistico, 261mila euro destinati a varie attività di animazione sul territorio e nelle scuole della zona, 125mila euro per il Centro per le famiglie.
Non intendiamo fermarci, ha concluso il sindaco, ma continueremo il lavoro su tutti i fronti: risanamento urbanistico, recupero ambientale e sociale, superamento dei ghetti e tutte le iniziative che possono restituire vivibilità e decoro alla zona di Braida.
Soddisfatto dei numeri forniti nella risposta, ma non della situazione, si è dichiarato il consigliere Vincenzi. Le opere compiute, ha detto Vincenzi, non sono abbastanza utili per la sicurezza dei cittadini. La gente avrebbe preferito più investimenti in questo ambito.

Il secondo punto è stato dedicato a un’interrogazione del consigliere della Lega Nord Gian Francesco Menani sulla situazione del parco Fossetta. A quanto ha riferito il consigliere il parco, punto di aggregazione importante per molte persone, è teatro specialmente nelle ore notturne di schiamazzi e situazioni fuori dalla legalità, danneggiamenti nel parco e nelle zone circostanti (anche un consigliere comunale, residente nei pressi, ha subito il danneggiamento della sua auto), e soprattutto spaccio di droga.
Il Sindaco ha risposto: siamo a conoscenza della situazione, riceviamo frequenti rapporti dalla Polizia Municipale. Ci sono problemi, come in altre zone della città e in tutte le città dove ci sono aree più appartate, che costituiscono possibile rifugio per chi è dedito ad attività illecite. Sappiamo che a Sassuolo c’è un’attività di spaccio di stupefacenti molto intensa, seguita dalle forze dell’ordine. L’impegno è continuo la richiesta di ulteriori forze da destinare al controllo anche. Il vigile di quartiere, istituito nei mesi scorsi, è un contributo in più al tentativo di migliorare la situazione.
Menani si è dichiarato non soddisfatto della risposta. Credo che destinare in bilancio più risorse alla sicurezza rinviando gli investimenti meno urgenti, ha detto, contribuirebbe a migliorare le cose.

Il terzo punto, un’interrogazione del consigliere Luca Caselli di Alleanza Nazionale, era dedicato a un negozio di via Circonvallazione 225, gestito da cittadini extracomunitari, di cui non si conosce l’attività e si ricevono segnalazioni allarmate dai cittadini. Caselli sosteneva anche che ci fosse poca disponibilità degli uffici comunali nel raccogliere queste segnalazioni (una delle quali con ripresa su videofonino). Chiedeva inoltre verifiche sul tipo di attività (le vetrine sono oscurate) e sulle autorizzazioni dell’esercizio.
Caselli ha anche segnalato un bar di via del Tricolore in cui è stata mostrata al pubblico a pagamento e senza probabili autorizzazioni la coppa d’Africa, esercizio che poi è stato oggetto di altre lamentele e segnalazioni per l’ordine pubblico.
Il sindaco Pattuzzi ha risposto ricordando che con la liberalizzazioni del commercio basta un locale idoneo e una comunicazione al Comune per poter esercitare un’attività commerciale, senza autorizzazioni. Malgrado questo, ha spiegato il sindaco, la documentazione inviata dai gestori di questo negozio, è risultata effettivamente incompleta e a tutt’oggi l’attività commerciale non può essere svolta. Sono stati quindi svolti diversi interventi di controllo e in tutte le occasioni non è stato possibile trovare i titolari e comunicare la sanzione. I controlli continueranno come continuano per il bar segnalato, che dopo un inizio tranquillo ha cominciato a dare problemi. Si tratta comunque di attività organizzate anche per eludere sorveglianza e controlli, per cui l’attività deve svolgersi a più riprese e con difficoltà.
Infine la segnalazione col videofonino, ha ricordato il sindaco, non può essere accolta come prova.
Caselli nella risposta ha ricordato che proprio una ripresa su videofonino servì a imbastire il processo contro due appartenenti all’arma dei Carabinieri, accusati di un pestaggio ai danni di un cittadino extracomunitario e poi prosciolti. Nello specifico dell’interrogazione si è poi dichiarato insoddisfatto, sostenendo che la Polizia Municipale dovrebbe intervenire con continuità mentre sembra invece manifestare qualche timore.

Prima del punto successivo il presidente del consiglio Patrizia Barbolini ha dato comunicazione delle dimissioni del consigliere del Pd Antonio Caselli e proceduto alla surroga con il successivo per numero di voti nella lista con cui Caselli fu eletto. E’ entrato quindi in consiglio comunale Gregorio Schenetti (assente al momento della comunicazione ma tornato successivamente in aula), che ha dichiarato la sua adesione al gruppo del Partito Democratico e che subentrerà a Caselli anche nelle varie commissioni. L’ingresso del nuovo consigliere è stato approvato all’unanimità.

Invertendo l’ordine del giorno su autorizzazione del consiglio quindi, il presidente ha dato la parola al vicesindaco Giovanelli, per l’illustrazione dei lavori di sistemazione idraulica e ambientale dell’invaso a monte della traversa di Castellarano sul fiume Secchia. Un progetto atteso, finanziato con 9 milioni di euro dal Ministero dell’agricoltura nell’ambito delle opere contro la siccità. La traversa infatti, pur avendo svolto un ruolo importante nel passato, ha progressivamente presentato dei problemi per i depositi di terra nell’invaso che ne hanno fortemente ridotto la capienza e per la dannosa riduzione del sedimento trasportato a valle dall’acqua.
L’ingegner Torri, responsabile dei lavori di risanamento, ha illustrato al consiglio il progetto, realizzato da tre professori dell’Università di Bologna, che ha l’obiettivo di risolvere quattro problemi:
1- Interrimento dell’invaso, che ha portato alla perdita di 500mila metri cubi di capacità;
2- Mantenimento della portata minima prevista da quest’anno per legge nei corsi d’acqua, pari a 1,53 metri cubi al secondo;
3- Soluzione all’eccessiva erosione operata dal fiume fin dal crollo della briglia di San Michele, con creazione di veri e propri canyon lungo il corso d’acqua;
4- Soluzione al rischio di esondazioni nei periodi di massima piena.
Il progetto è stato appaltato con la forma dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che prevede sia la possibilità di un ribasso che la richiesta di opere migliorative al progetto stesso.
Prevede la realizzazione di un argine all’interno dell’invaso e di un canale di circa 60 metri di larghezza (sul lato reggiano) per la portata delle acque “di morbida di magra”, che aumenterà la velocità di uscita del fiume dalla traversa e quindi il trasporto di sedimento. L’argine consentirà di mantenere le quote di fondo e l’invaso potrà essere utilizzato in seguito anche come cassa di espansione nel caso di piena. Il disservizio idrico estivo non verrà del tutto risolto ma si ridurrà dagli attuali 71 giorni a 55.
Nell’ambito degli interventi migliorativi richiesti alle ditte concorrenti, è stato posto il problema dell’erosione: l’alveo del fiume si è abbassato, dopo la caduta della briglia di San Michele, di 5 o 6 metri. Il progetto prevede la creazione nello stesso punto del crollo, di due scivoli successivi, alti tre metri e larghi ottanta, che aiuteranno a rialzare il livello alla quota precedente.
Sempre nell’ambito delle proposte migliorative il progetto prevede una pista ciclabile in sponda modenese fino al Pescale e in sponda reggiana fino a Roteglia.
Infine, aspetto molto importante, tutti i materiali scavati durante i lavori, ghiaia e inerti, non verranno asportati né venduti ma resteranno nell’alveo del fiume e verranno utilizzati per la creazione degli argini e delle soglie.
Fra i consiglieri intervenuti, positivo il giudizio di Claudio Lodesani del Pd sia sulla sistemazione prevista che sulla conservazione dei materiali scavati all’interno del fiume. Un richiamo da parte del consigliere a una maggiore vigilanza dell’amministrazione su tutti gli aspetti che riguardano il Secchia e la sua sponda.
Il consigliere del Gruppo Misto Gabriele Giovanardi ha giudicato positivamente il progetto, atteso da anni, e auspicato che si possa intervenire e rapidamente anche più a valle, in corrispondenza del ponte della tangenziale fra Sassuolo e Casalgrande, dove l’erosione ha da tempo scoperto i pilastri.
Il progetto di sistemazione dell’invaso e della traversa sul Secchia è stato votato da Sindaco, Pd, An, Margherita, Gruppo Misto, Lega Nord.
Astenuti Forza Italia e Udc. Progetto approvato.

Il punto successivo riguardava la modifica ad alcuni punti dello Statuto comunale, già dibattuta all’interno della Quarta commissione di controllo e garanzia.
Gli articoli oggetto di modifica erano tre, il n. 30 riguardante la rappresentanza paritetica che prevede la presenza di non meno del trenta per cento di donne in tutti i ruoli istituzionali: Consiglio Comunale, Giunta e Aziende partecipate;
il n. 37, nel quale si proponeva la possibilità per amministratori pubblici di far parte del consiglio di amministrazione di società per azioni o srl di servizi pubblici locali, con particolare riferimento alla holding Hsst, nella quale confluiranno le azioni di Hera possedute dai Comuni modenesi dopo la fusione delle rispettive aziende di servizi;
infine l’articolo 48, nel quale andava aggiunto per quanto riguarda il diritto all’informazione l’inserimento degli atti sul sito web comunale.
Si è sviluppato un ampio dibattito, soprattutto a proposito dell’articolo 37. Il sindaco ha specificato che la modifica è destinata solo alla holding Hsst, che avrà il compito di gestire vendita e acquisizioni di azioni Hera possedute dai Comuni aderenti. Il consiglio di amministrazione avrà cinque componenti, di cui tre, la maggioranza, espressi dal Comune di Modena e gli altri due da altri Comuni partecipanti, non necessariamente Sassuolo.
Il consigliere di Forza Italia Paolo Vincenzi ha tenuto a esprimere con chiarezza la sua adesione alle modifiche all’articolo 30, ma non al 37. Hsst, ha detto, è un’altra scatola che costerà alle amministrazioni pubbliche e che farà perdere a Sassuolo il valore delle azioni possedute, essendo comunque la gestione a maggioranza del Comune di Modena.
Anche Claudia Severi di Forza Italia ha chiarito la sua approvazione all’articolo che riguarda la quota paritetica di genere nelle istituzioni locali, ma non all’articolo riguardante Hsst. Ha anche sostenuto che lo Statuto avrebbe bisogno di una revisione complessiva.
Anche Luca Caselli e Gian Francesco Menani hanno chiarito il loro no all’articolo 37.
Le modifiche agli articoli dello statuto, che richiedono la maggioranza qualificata (due terzi) del consiglio comunale, sono state poste in votazione singolarmente.
Le modifiche all’articolo 30 sono state approvate all’unanimità.
Le modifiche all’articolo 37 sono state votate da sindaco, Pdci, Pd, Cardone e Caserta del Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo La Margherita e Democrazia è libertà La Margherita.
Contrari Forza Italia, Udc, An, Lega Nord.
Le modifiche non sono state approvate, mancando la maggioranza dei due terzi.
Le modifiche all’articolo 48 sono state approvate all’unanimità.

Successivamente è stato posto in votazione il nuovo testo complessivo dello statuto, con le modifiche proposte.
Hanno votato a favore sindaco, Pdci, Pd, Cardone e Caserta del Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo La Margherita e Democrazia è libertà La Margherita.
Contrari Forza Italia, Udc, An, Lega Nord.
Il nuovo testo dello Statuto non ha raggiunto i due terzi dei consensi e non è quindi stato approvato: dovrà ritornare in commissione e quindi essere nuovamente discusso in consiglio comunale.

A seguire Patrizia Barbolini ha dato comunicazione di un ordine del giorno approvato alla giunta comunale a sostegno dei lavoratori del pubblico impiego in attesa di rinnovare il contratto di lavoro scaduto. L’odg è stato trasmesso all’Anci, con la richiesta di compiere tutti i passi necessari per arrivare a un accordo.

Il punto numero 7 riguardava un ordine del giorno proposto da Mario Cardone e Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto e riguardante la situazione fiscale e alcune proposte migliorative.
Cardone ha spiegato prima di tutto che al di là degli aspetti tecnici era importante l’atteggiamento politico dei consiglieri nei confronti della proposta.
Ha poi illustrato le sue perplessità per l’aumento della pressione fiscale sul cittadino, del 23 per cento complessivo dal 2005 a oggi. Al tempo di votare il bilancio preventivo, ha detto Cardone, il sindaco riconobbe le buone ragioni della nostra preoccupazione e noi cogliemmo il segnale astenendoci sul bilancio. Oggi vorremmo misurarci sul piano politico e propositivo, con alcune iniziative.
Cardone ha proposto quindi la riduzione al 5 per mille per l’Ici sulla prima casa, il recupero della tassazione e dell’evasione sui terreni edificabili, la riduzione della tassa sulla prima casa per le microzone che hanno subito una perdita di valore dell’immobile, come per esempio Braida.
Cardone ha indicato in 600 euro pro capite la pressione fiscale locale sassolese, secondo i suoi dati più alta di quella di tutti i capoluoghi provinciali dell’Emilia Romagna.
Il sindaco Pattuzzi ha espresso dubbi sull’analisi della pressione fiscale e ha ricordato come l’applicazione dell’Ici abbia incluso molte misure di agevolazione nei confronti delle fasce deboli. Ha anche chiarito che, pur ritenendo condivisibili molte delle affermazioni fatte dal consigliere Cardone, considerava irricevibile l’ordine del giorno, perché avrebbe comportato o la riscrittura del bilancio attuale, giudicata impossibile, o l’impegno sul bilancio preventivo futuro, che l’amministrazione non crede di poter assumere non conoscendo le linee della prossima finanziaria e neanche chi governerà il paese, visto che siamo in fase pre-elettorale.
Attualmente, ha detto Pattuzzi, abbiamo un’alta rigidità del bilancio che non ci consente di ridurre le spese se non tagliando i servizi, cosa che non vogliamo fare. Quello che sarà possibile fare in materia di tassazione sulla casa e sui terreni lo faremo attraverso le regole del nuovo Psc, i Poc, la gestione diretta del catasto.
Nicola Caserta del Gruppo Misto ha chiesto chiarimenti riguardo all’evasione fiscale di cui si parlava nell’odg di Cardone e Giovanardi. Ha dichiarato la sua approvazione per le iniziative prese fino ad oggi dall’amministrazione sull’Ici. Ha approfittato dell’intervento anche per dichiarare la sua prossima adesione alla Sinistra Democratica.
Gabriele Giovanardi, Gruppo Misto, ha parlato di un bilancio futuro per risanare la città, che includa una riduzione della pressione fiscale attraverso la riduzione dell’Ici e l’aumento della soglia di esenzione Irpef. Ci interessa con questo odg, ha detto, un assunzione di impegno a parlare di queste possibilità.
In seguito ad altri interventi in merito, Giovanardi ha dichiarato che riteneva strumentale l’atteggiamento di diversi consiglieri che fingevano di non capire i segnali lanciati da questo odg, manifestando la sua delusione per questo.
Corrado Scalabrini, del gruppo Democrazia è libertà La Margherita ha giudicato interessanti e stimolanti le proposte di Cardone, ammettendo che all’atto pratico con le regole attuali, risultano inapplicabili, ma manifestando la sua disponibilità a parlarne lavorare per cambiare le regole dove possibile.
Massimo Benedetti dell’Udc ha concordato sulla necessità di ridurre l’imposizione fiscale per dare risposta almeno parziale al malcontento dei cittadini. Ha anche chiarito che un’eccessiva pressione fiscale porta inevitabilmente a un aumento della tendenza all’evasione. Ha contestato la rigidità del bilancio dichiarata dal sindaco e chiesto che più che col taglio dei servizi, le risorse per ripianare il bilancio vengano reperite attraverso un miglioramento della loro efficienza.
Ugo Liberi di Forza Italia ha dichiarato la sua contrarietà a qualunque aumento della base imponibile, in alcun modo, specie attraverso le revisioni catastali e la tassazione dei terreni.
Ruggero Cavani del Pd ha analizzato principalmente l’atteggiamento politico di Cardone e Giovanardi, manifestando apprezzamento per le loro finalità costruttive nel rapporto dialettico con l’amministrazione e con chi sta lavorando alla fase costituente del Partito democratico. Ha anche manifestato apprezzamento per la dichiarazione di intenti con cui Caserta ha chiarito la sua posizione.
Raffaele Lettieri, Pd, ha proposto un percorso di confronto in commissione sui temi proposti da Cardone nell’odg, dichiarando il suo appoggio in quella sed.
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Nel corso della discussione il consigliere della Lega Nord Gian Francesco Menani ha fatto pervenire al presidente del consiglio comunale una proposta di emendamento all’odg, in cui si chiedeva una modifica al bilancio che spostasse dalle voci per investimenti un milione di euro a iniziative per la sicurezza. L’emendamento è stato giudicato, dal vicepresidente del consiglio Fabrizio Tincani subentrato nel frattempo a Patrizia Barbolini, irricevibile per la mancanza dei necessari passaggi presso gli organi amministrativi e di gestione finanziaria del Comune.
Hanno votato a favore dell’ordine del giorno i consiglieri proponenti del Gruppo Misto Cardone e Giovanardi.
Contrari sindaco, Pd, Udc, Forza Italia, Nicola Caserta del Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo la Margherita, Democrazia è libertà La Margherita, Comunisti Italiani. Astenuta Alleanza Nazionale.
Odg respinto.