La Lega Nord nel cuore dell’Emilia ferita consegnerà domenica 11 novembre a Bologna un milione dei propri rimborsi elettorali al comune terremotato di Bondeno (Ferrara). Alla grande manifestazione del capoluogo emiliano romagnolo contro “Monti e le sue tasse” il Segretario Federale Roberto Maroni provvederà alla consegna dei finanziamenti al sindaco del comune ferrarese, Alan Fabbri, dal palco di piazza di porta Saragozza dove, alle 12, convergerà il corteo partito da piazza Malpighi alle 10,30. Maroni darà così seguito alla promessa fatta nel corso della sua prima uscita da Segretario Federale, proprio a Bondeno, il 14 luglio scorso.

“Alla mobilitazione di Bologna sono attese oltre 2mila persone, più di 50 pullman sono già stati prenotati” ha annunciato il Carroccio questa mattina in conferenza stampa. Al tavolo il Segretario della Lega Emilia, il deputato Fabio Rainieri e i consiglieri del gruppo regionale Mauro Manfredini, Manes Bernardini e Stefano Cavalli.

“Il Governo nell’ultimo decreto ha lasciato le briciole ai terremotati, senza neanche prendere in considerazione gli emendamenti, condivisi, proposti da Errani e dai parlamentari emiliani. In compenso, a Napoli non ha fatto mancare altri 300milioni di euro e le zone franche le ha concesse all’Aquila e non all’Emilia, nonostante le richieste pressoché unanimi dei territori”.

Per queste ragioni Rainieri ha invitato anche Errani a partecipare alla manifestazione di domenica, “ora che sarà sollevato dall’assoluzione sul caso Terremerse” ha detto.

“Non ci interessano le bandierine di partito” ha precisato Bernardini che ha invitato a unirsi alla protesta anche il sindaco Pd di Bologna Virginio Merola, autore di un recente appello alla mobilitazione cittadina contro i tagli. “Se è indignato si unisca a noi – ha detto -. Saremo lieti di farlo parlare dal palco. In realtà ho l’impressione che stia facendo il gioco delle parti con Bersani. Mentre l’uno appoggia Monti, Merola inscena la protesta sui territori. Uno spettacolo triste”.

Quella di domenica per la Lega di Bologna sarà anche l’occasione per far sentire la propria voce contro “lo ius soli (secondo cui basta nascere sul territorio italiano per averne la cittadinanza)” che la sinistra bolognese sta simbolicamente attuando riconoscendo a tutti i minori stranieri nati in Italia la cittadinanza onoraria.

Al centro anche i temi della disoccupazione, ha sottolineato Manfredini spiegando che “mentre a sinistra pensano a imbarcare nuovi immigrati, 200mila di questi vivono non si sa come in Emilia Romagna e la nostra gente perde il posto di lavoro al ritmo di 50mila negli ultimi due anni”.

“Con la manifestazione di Bologna l’Emilia Romagna si candida a partecipare al progetto della macroregione alpina. Abbiamo le carte in regola per unirci alle più avanzate regioni europee” ha precisato Cavalli. “A Bologna è attesa la Lega 2.0, una lega di protesta, ma anche di proposta – ha concluso Bernardini – orientata al futuro, ma con le radici ben salde, anche nel modo di comunicare”. Per annunciare l’appuntamento di domenica, infatti, in questi giorni non solo ci si è affidati a web, social network e media, ma anche al tradizionale metodo degli ‘strilli’, affidato a un megafono montato su un ‘Pandino’ mimetico in tour nella città felsinea in queste ore. Il 2 dicembre la protesta anti-Monti approderà a Genova.