riccardo_mutiGiovedì 4 luglio alle 21.30, nella Piazza della Costituente di Mirandola, Riccardo Muti dirige l’annuale “Concerto dell’Amicizia” di Ravenna Festival, dedicato quest’anno alla popolazione delle zone terremotate in Emilia Romagna. Assieme a Muti e all’Orchestra Giovanile “Luigi Cherubini”, suonerà anche un gruppo di allievi dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi – Tonelli” di Modena.

Tutto inizia con l’abbraccio alla città di Sarajevo, nel 1997. Ravenna Festival lancia un segnale potente: le due sponde dell’Adriatico devono essere unite nel segno della pace. Con quel primo ‘ponte’ inizia il lungo ed emozionante percorso sulle ‘Vie dell’amicizia’, in angoli del mondo diversissimi fra loro, rispondendo a ‘chiamate’ di metropoli o realtà segnate dalla sofferenza, da guerre o da antiche incomprensioni: dal Libano a Gerusalemme, da Ground Zero alle sponde del Mediterraneo segnate dal dramma delle migrazioni, fino agli slum della lontanissima Nairobi.

Oggi, per la XXIV edizione di Ravenna Festival la meta è una terra vicina: l’Emilia devastata dal terremoto del 2012.

Il concerto, in programma giovedì 4 luglio (alle 21.30) sarà un abbraccio a una popolazione che sta ricostruendo con tenacia il proprio mondo, sfidando i tempi difficili che l’intero paese attraversa e sconfiggendo ogni giorno la paura che il ripetersi delle scosse ancora provoca. Perché, come gli emiliani hanno scritto in quei giorni fra maggio e giugno di un anno fa, “Puoi spezzare la nostra terra, ma non il nostro coraggio”. O, come si leggeva in uno striscione affisso sulla parete di un container, proprio a Mirandola, “Barcolliamo, ma non molliamo”.

Nel cuore di Mirandola, in piazza della Costituente, tra ferite ancora vive, Riccardo Muti dedicherà a tutte le popolazioni vittime del sisma un programma interamente verdiano. E, nello spirito con il quale sono sempre stati realizzati i concerti delle ‘Vie dell’Amicizia’, giovani strumentisti e coristi emiliani, si uniranno ai musicisti dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e dell’Orchestra Giovanile Italiana. Saranno in tutto 375; tra questi, dieci giovani strumentisti ad arco dell’Istituto Superiore di Studi Musicali “Vecchi – Tonelli” di Modena: i violinisti Federico Mechelli, Damiano Nesci, Valentina Benfenati, Stefano Raccagni (il più giovane del gruppo: quindici anni) ed Eugenia Lentini; la violista Laura Garuti; i violoncellisti Simone Ceppettelli e Sofiya Shapiro (che è venuta a perfezionarsi a Modena dopo gli studi musicali a Mosca); i contrabbassisti Simone Di Benedetto e Andrea Lamacchia.

Il programma, nel 2013, in Emilia Romagna, non poteva essere che sotto il segno potente di Giuseppe Verdi: arie, cori e sinfonie tratti da capolavori come La forza del destino, Il Trovatore, 
Un ballo in maschera, La Traviata, Macbeth e Nabucco. Pagine di musica che una misteriosa forza espressiva ha ‘strappato’ al controllo dell’autore e che, appena offerte al pubblico, hanno iniziato a vivere di vita propria fino a entrare nella leggenda, proiettate fuori dalle anguste mura dei teatri per divenire ‘patrimonio comune’. Le voci saranno quelle di Monica Tarone (soprano), Anna Malavasi (mezzosoprano), Francesco Meli (tenore), Nicola Alaimo (baritono), Luca Dall’Amico (basso).
Il concerto sarà registrato e trasmesso da Rai 1, giovedì 25 luglio in seconda serata, mentre Radio Rai 3 proporrà la diretta radiofonica.