angurie“E’ stata una tappa importante quella di ieri a Novellara, con la ‘riunione di accertamento’ in cui è stato ufficializzato il disciplinare produttivo della futura Igp Anguria Reggiana, anche se il percorso per arrivare al riconoscimento europeo non è concluso”. Lo afferma Pietro Codeluppi, produttore di angurie e membro della presidenza provinciale CIA, dove ha la delega a seguire proprio il settore ortofrutticolo. “La nostra è una realtà di produttori molto attivi, che raggruppati nell’Associazione Apar condividono un percorso di miglioramento professionale e della qualità del prodotto, che ha portato ormai sui principali mercati ad un riconoscimento del cocomero prodotto nella nostra pianura come una vera e propria eccellenza”.

“Punti di forza sono – prosegue Codeluppi – un terreno difficile ma se ben lavorato molto adatto a produrre anguria; la specializzazione dei produttori; la capacità di offrire sul mercato la primizia a giugno; la fortuna di convivere con un’importante area zootecnica, fatto che consente ai nostri campi di ricevere una concimazione naturale”.

“Significativa nell’incontro di Novellara – aggiunge Codeluppi – è stata l’ampia presenza di produttori e portatori d’interesse, oltre alle istituzioni pubbliche. Altrettanto significativo il fatto che al disciplinare proposto siano state fatte solo poche e marginali osservazioni”.

“Infine – conclude Codeluppi – augurandoci che il resto del percorso (nazionale e presso la Commissione Europea) sia rapido e senza intoppi, rivolgiamo un ringraziamento alle istituzioni che questo percorso verso la prima indicazione geografica in tutta Europa per un cocomero hanno condiviso e sostenuto, dai Comuni della Bassa reggiana alla Regione ed al Ministero per le Politiche agricole, ma in particolare un grazie lo rivolgo alla Provincia ed all’ex assessore Roberta Rivi, che il percorso ha visto nascere, ha incoraggiato e sostenuto”.