E’ molto positivo il bilancio 2019 della “Notte dei Ricercatori” promossa da Unimore a Modena e Reggio Emilia. L’iniziativa di quest’anno si è andata configurando come un vero e proprio evento per le due città col coinvolgimento di quasi 4.000 cittadini e bambini che si sono soffermati nel centinaio di postazioni allestite dagli oltre 300 ricercatori, che hanno animato con incontri interattivi, laboratori, giochi e dimostrazioni la serata di venerdì 29 settembre, in alcuni luoghi simbolo di Modena e di Reggio Emilia.

Otto i diversi luoghi in cui si è sviluppata la manifestazione, che come ogni anno si è proposta di portare la scienza tra i cittadini: a Modena nel Complesso San Geminiano, a Sant’Eufemia, che dopo un lungo intervento di ristrutturazione è stato appena inaugurato, al Teatro Anatomico e all’Osservatorio Geofisico; a Reggio Emilia nel Capannone #18 e al Tecnopolo delle Reggiane – Parco Innovazione, al Centro internazionale Loris Malaguzzi e allo Spazio culturale Orologio.

Particolare apprezzamento e curiosità ha suscitato la visita all’Osservatorio Geofisico che ha catturato l’attenzione di non meno di 400 persone.