Al termine di attività d’indagine condotta dalla Squadra Mobile e dalle volanti della Questura di Modena e coordinata dalla locale Procura della Repubblica, sono state indagate in stato di arresto e di fermo due persone di 23 e 24 anni per il reato di rapina aggravata e lesioni personali aggravate commesso all’interno di un circolo privato modenese, il “Notte Tempio”.

Alle ore 02.30 di domenica scorsa, era stata segnalata alla sala operativa la presenza di alcune persone ferite che cercavano di guadagnarsi l’uscita dal locale dopo che ignoti avevano vaporizzato in aria dello spray al peperoncino mentre era in corso una serata musicale. Allertato il 118, alcune persone venivano trasportate al pronto soccorso e veniva garantita la sicurezza delle altre centinaia di persone riversatesi all’esterno del locale, mentre la Polizia svolgeva da subito le necessarie attività investigative.

Nell’immediatezza dei fatti veniva fermato un giovane albanese di 23 anni, riconosciuto da alcune persone presenti come colui che materialmente aveva utilizzato la bomboletta spray, recuperata e sopposta a sequestro. Venivano accompagnate in Questura altre vittime, che a seguito dell’evaporizzazione dello spray, erano state rapinate delle loro collanine in oro e che dalle denunce sporte oltre a riconoscere la persona appena fermata ne indicavano un’altra dai tratti somatici asiatici. Quest’ultimo, 24 anni di origini filippine, veniva rintracciato dopo diverse ore di ricerca presso una dimora a Mirandola, rinvenendovi all’interno delle collanine in oro, successivamente riconosciute da alcune delle vittime rapinate nel locale. La perquisizione domiciliare presso l’abitazione del giovane albanese permetteva di recuperare invece un’altra bomboletta spray al peperoncino.

A seguito di quanto accertato e raccolti ulteriori elementi a risconto tra cui anche alcuni filmati di video sorveglianza interna, si procedeva all’arresto di un indagato e al fermo di pg dell’altro. All’esito dell’udienza di convalida il GIP, su conforme richiesta della Procura della Repubblica di Modena, convalidava il fermo e l’arresto dei due indagati, disponendo nei loro confronti la misura della custodia in carcere. Ai due, regolari sul territorio nazionale, era stato notificato nel 2019 l’avviso orale dal Questore di Modena per un fatto analogo commesso a Bologna nel 2018.