I Carabinieri della Stazione Bologna San Ruffillo hanno eseguito un’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento alla persona offesa, con la prescrizione di mantenere una distanza di almeno 300 metri e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la persona offesa, nei confronti di un 47enne rumeno, residente in Provincia di Bologna, indagato per maltrattamenti contro familiari o conviventi e minaccia.

Tutto ha avuto inizio l’8 febbraio scorso, quando una 31enne rumena, residente a Bologna, si è rivolta ai Carabinieri per denunciare l’ex compagno. La donna ha riferito ai militari di non essere più in grado di sopportare i comportamenti prepotenti e aggressivi dell’uomo con il quale aveva iniziato una relazione sentimentale nel 2019 e dal cui rapporto, nel 2020, è nato un figlio. Alla vigilia dello scorso Natale, stanca di essere controllata, insultata e schiaffeggiata dal compagno, e preoccupata per l’incolumità del bambino, la donna ha ottenuto dal compagno che andasse via di casa. Poco dopo, tuttavia, l’uomo ci ha ripensato e ha iniziato a inviarle messaggi telefonici dal contenuto minaccioso, mentre nella notte del 6 febbraio scorso tentava di rientrare nell’abitazione da una finestra senza riuscire nell’intento. Invitato a presentarsi in caserma dai Carabinieri, l’uomo è stato sottoposto alla misura cautelare richiesta dalla Procura della Repubblica di Bologna.