L’Alma Mater e IMA (Industria Macchine Automatiche) hanno firmato un accordo quadro di cinque anni per portare avanti ed ampliare ad altre tematiche le proficue collaborazioni già avviate in passato per interessi comuni su temi di ricerca e innovazione. Infatti, oltre a questi la collaborazione prevede la realizzazione di attività e progetti anche nella didattica, formazione aziendale e orientamento al lavoro.

L’Università di Bologna e IMA sono già partner in progetti nazionali e internazionali sui temi di manifattura additiva, big data, robotica, meccatronica, cybersecurity e manutenzione predittiva. Forti di questi intenti comuni, l’Università di Bologna e IMA riconoscono che lo sviluppo della ricerca nel settore delle tecnologie innovative per la creazione di macchine e linee automatizzate ad alte prestazioni e a ridotto impatto ambientale costituisca un’opportunità di elevato interesse strategico e valore scientifico.

A tal fine l’Alma Mater e IMA consolidano la loro collaborazione e, con la sottoscrizione dell’accordo quinquennale, rinnovano il loro interesse nel dare continuità alle collaborazioni in atto in un’ottica di sostenibilità sociale, con particolare attenzione alla gestione degli impatti ambientali e al supporto delle realtà locali.

Tra gli obiettivi dell’accordo, un ruolo di rilievo ha anche la costituzione di un Joint  Research Lab, un laboratorio congiunto per progetti di ricerca di tipo collaborativo, ricerca commissionata, o finanziati da bandi competitivi a livello regionale, nazionale ed europeo. In questo ambito potranno essere attivate nuove posizioni per personale di ricerca, come ad esempio Dottorati di Ricerca, Assegni e Contratti di Ricerca. Nel laboratorio potranno essere svolte tesi di laurea, tirocini ed altre attività laboratoriali che coinvolgano studenti e potranno essere erogati Corsi di Formazione con finalità di up-skilling e re-skilling per i dipendenti dell’Azienda.

“Con questo accordo quadro – ha detto il Rettore Giovanni Molari – l’Ateneo vuole ampliare le opportunità di collaborazione, favorendo le sinergie di attività e progetti multidisciplinari, nonché la condivisione di know-how e strutture di ricerca, per raggiungere risultati di elevato valore tecnico-scientifico e di rilevante valenza applicativa, affiancati da adeguati percorsi di formazione”.