Un vero e proprio acceleratore di cultura, formazione e innovazione che mette in connessione l’Italia e il mondo. È We Make Future, tre giorni di lavori e approfondimenti a Bologna Fiere dove la Regione inaugura, con l’assessora all’Agenda digitale, Elena Mazzoni, la sala Future-Conscious Innovation.

Da oggi, 58 relatori in 15 sessioni di lavoro si confronteranno sulla visione di un futuro competitivo ed etico, costruito grazie a un uso consapevole di tecnologie che consentono alle imprese di realizzare una trasformazione radicale, sviluppare nuovi prodotti e servizi, migliorare i processi produttivi attraverso scoperte scientifiche e ingegneristiche avanzate. Attività che richiedono alta tecnologia, ingenti investimenti in ricerca e sviluppo e il potenziale di generare una profonda trasformazione nei settori in cui operano.

“Il tema che ci riunisce oggi- ha affermato Mazzoni- è profondamente attuale: l’innovazione consapevole, che guarda al futuro con responsabilità, senza rinunciare alla spinta del cambiamento. È questo l’approccio che la Regione ha scelto: un’innovazione che non rincorre le tecnologie, ma le guida e le indirizza per generare valore per le persone, per le comunità e per il pianeta”.

L’assessora ha poi ricordato che l’Emilia-Romagna è oggi tra le regioni più avanzate in Europa per capacità di innovazione, in cui opera una realtà come Clust-ER Innovate, associazione senza scopo di lucro finanziata da fondi regionali ed europei che riunisce aziende, università, centri di ricerca e enti di formazione e organizzazioni legate alla innovazione del territorio, con lo scopo di aumentare la competitività nel campo dell’innovazione tecnologica.

“La Regione sostiene questi percorsi- chiude Mazzoni- con politiche pubbliche coraggiose e lungimiranti, capaci di leggere le sfide globali e tradurle in opportunità locali, concrete e condivise. L’Agenda Digitale dell’Emilia-Romagna 2025-2029, in elaborazione in questi mesi, è una di queste e si sta costruendo in modo collaborativo e partecipativo con il contributo di tutti gli attori regionali, tra cui anche il Cluster Innovate”.

 

Cos’è il Clust-ER Innovate, innovazione nei servizi

Il Clust-ER Innovate si compone di 132 soci, 8 gruppi di lavoro tematici, 16 progetti regionali, 4 progetti europei, network con 16 Paesi europei e 6 Extra europei, sfide per start-up, organizzazione di oltre 40 eventi all’anno, partecipazione a fiere e forum nazionali e internazionali.
La Regione Emilia-Romagna conta 9 Clust-ER che si occupano di aumentare la competitività in diversi settori, in modo da avere un approccio diversificato che consenta di affrontare al meglio le sfide regionali in maniera capillare sul territorio. Il Clust-ER Innovate collabora con tutti gli altri Cluster contribuendo all’adozione di tecnologie, migliorando la loro efficacia e la loro capacità di innovare.