Martedì 29 aprile il Tavolo di Salvaguardia del patrimonio produttivo della Città metropolitana di Bologna ha visto un confronto tra le parti per la TracMec Srl, multinazionale tedesca che ha comunicato nei giorni scorsi la chiusura dello stabilimento di Mordano, nell’imolese.
L’incontro è stato presieduto dal Capo di Gabinetto della Città metropolitana di Bologna Stefano Mazzetti, alla presenza dell’Assessore alle Politiche abitative, al Lavoro e alla Politiche giovanili della Regione Emilia-Romagna Giovanni Paglia, dei rappresentanti dell’azienda, di Confindustria, delle organizzazioni sindacali, della Regione Emilia-Romagna, dell’Agenzia regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna oltre al Sindaco di Mordano, Nicola Tassinari.
Il Tavolo è stato richiesto dalle organizzazioni sindacali a fronte dell’attivazione della procedura di licenziamento collettivo per cessazione dell’attività dell’azienda, comunicazione dello scorso 16 aprile. Nel corso dell’incontro si è cercato di favorire il dialogo tra le parti, nonostante le posizioni contrapposte, da un lato le Istituzioni e le parti sociali, dall’altro l’azienda. Le organizzazioni sindacali chiedono il ritiro della procedura di licenziamento collettivo, richiamando anche l’illegittimità della procedura, l’azienda resta ferma sulla sua posizione, ripetendo che la decisione sia frutto della crisi congiunturale di settore e dei relativi cali di fatturato, indicando l’esigenza di definire soluzioni produttive che prevedano un minor costo del lavoro.
La situazione, molto complessa, ha visto le Istituzioni promuovere soluzioni alternative ai licenziamenti e la valutazione dell’attivazione di eventuali ammortizzatori sociali, ma soprattutto la volontà di risolvere il problema cercando di evitare ricadute sociali, pur nel rispetto della libertà d’impresa.
“È stato un incontro difficile, dove l’azienda ha ribadito di voler procedere con la procedura di licenziamento. La cosa per noi non è accettabile, in questa Regione è stato firmato un Patto del lavoro del clima che non prevede atti unilaterali – ha commentato Mazzetti -. Abbiamo aggiornato il Tavolo auspicando che questo tempo sia utile per il ritiro delle procedura e avviare a un processo di gestione comune di questa crisi”.
“La Regione ha ribadito il netto rifiuto di una logica che preveda la possibilità di smantellamento di una realtà industriale, come la TraMec, in nome di una congiuntura di mercato sfavorevole, senza aver prima discusso e sperimentato ogni altra possibile soluzione”.
Così l’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, dopo che il tavolo di salvaguardia.
“Rimaniamo convinti – aggiunge l’assessore Paglia – che il primo passo debba essere il ritiro della procedura e quindi l’attivazione di tutti gli strumenti che possano aiutare l’impresa a superare un momento sfavorevole, a partire dagli ammortizzatori sociali. Su questa base continueremo il confronto con l’azienda e i sindacati”.