In apertura del consiglio comunale di martedì 8 luglio, il sindaco Marco Massari ha aggiornato il consiglio comunale sui fatti degli ultimi giorni. Queste le sue parole:

“Approfitto di questo momento per aggiornare il consiglio comunale e tutta la città, in merito al passo indietro di Max Mara Fashion Group sul progetto denominato “Polo della Moda”.

Ritengo indispensabile partire dai fatti, spesso ignorati in questi giorni per dare invece spazio a letture, commenti, speculazioni.

La premessa, tecnica ma anche politica, è che il progetto Polo della Moda proposto dal Gruppo Max Mara richiedeva un Piano Attuativo di Iniziativa Pubblica, un tipo di strumento urbanistico utilizzato per la rigenerazione urbana e lo sviluppo di aree specifiche a cui l’Amministrazione ha lavorato per oltre un anno, con celerità e con la piena collaborazione dei tecnici dell’impresa.

Questa amministrazione non ha mai avuto alcun dubbio sul progetto, sulla sua importanza, sul valore strategico che ha per la città: Max Mara è un gruppo di rilevanza e di prestigio internazionale.

Parallelamente in questi ultimi mesi si è sviluppata una vertenza sindacale che ha interessato parte delle dipendenti della Manifattura di San Maurizio, azienda del Gruppo Max Mara, vicenda che l’amministrazione non ha mai voluto legare – così come chiesto da parte dell’opposizione – all’approvazione del PAIP in consiglio comunale.

Io stesso, intervistato il 19 giugno, ho ricordato che “non può essere la programmazione urbanistica collegata a vertenze sindacali. Il Polo della Moda ha un suo percorso, iniziato oltre un anno fa, ed è un importantissimo investimento per la nostra città. Non è assolutamente scontato che un’azienda così importate come Max Mara continui a investire nel territorio dove è nata e questo va apprezzato”.

In seguito, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il progetto (due consiglieri di minoranza non hanno partecipato al voto), il 23 giugno scorso, senza condizionamenti di alcun tipo. Il dibattito in Consiglio è stato libero e impegnativo, nel pieno diritto dei gruppi consiliari e dei singoli consiglieri, ma la maggioranza è stata coesa nel sostegno al progetto.

Come programmato alcune settimane prima, ho ricevuto su loro richiesta la parte delle lavoratrici che ha scioperato criticando i metodi della direzione aziendale e richiedendo migliori condizioni di lavoro.

Come è mio dovere, le ho incontrate, le ho ascoltate attentamente. In quella occasione, come nelle settimane precedenti, ho detto chiaramente che:

  • non ci poteva essere alcun collegamento tra le vertenze sindacali e l’approvazione del PAIP Polo della Moda;
  • che il Comune non ha ruolo, né vuole assumerlo, nella gestione dei conflitti tra azienda e rappresentanti dei lavoratori,
  • che come Sindaco ritengo importante che si realizzino accordi aziendali che valorizzino sia il lavoro di qualità che le imprese che investono.

Non ho assunto la postura politica del sindacalista, sono rimasto nei confini che mi impone il mio ruolo, auspicando il dialogo costruttivo tra impresa, sindacati e lavoratrici quale strumento per la soluzione dei conflitti.

A completamento del quadro, ho incontrato – come programmato da diverse settimane e non per “compensazione” ex post come è stato scritto – anche un gruppo di dipendenti dell’azienda che hanno rappresentato condizioni di lavoro assai diverse e anche con loro ho mantenuto ascolto, rispetto e atteggiamento super partes.

Questi sono i fatti, senza i quali è difficile esprimere posizioni politiche fondate.

 

Ora, per il mio ruolo di Sindaco e di capo di un’Amministrazione di centrosinistra vorrei esprimere tre considerazioni:

  • LA PRIMA: farò ogni cosa utile riprendere il dialogo e la prosecuzione del progetto, rimuovendo fraintendimenti e ostacoli che si sono creati e per ripristinare un clima di reciproca fiducia. Su questo ritengo debba esserci l’impegno di tutto il consiglio comunale. Mi auguro ci sia analoga disponibilità dei vertici del Gruppo. Reggio è una città viva e attrattiva, il dinamismo delle sue imprese è noto in tutto il mondo e l’amministrazione comunale ha la ferma intenzione di agire da facilitatrice per ogni investimento sul territorio.
  • LA SECONDA: il Sindaco non è né solo, né commissariato, anzi … Sono nel pieno dei miei poteri e come dimostra il comunicato unitario della maggioranza sono appoggiato da tutte – TUTTE – le forze della coalizione di Centro Sinistra. Se qualcuno ha sperato nella divisione della nostra coalizione… Dovrà aspettare ancora un bel po’.
  • LA TERZA. Sono un Sindaco “civico” e “progressista”, non sono un uomo solo al comando; condivido scelte e responsabilità con la giunta e la maggioranza che mi sostiene e con la quale siamo stati chiamati dai reggiani, un anno fa, ad amministrare questa città. Colgo l’occasione per ringraziare tutti i partiti della maggioranza, a partire dal PD, per la coesione dimostrata e per l’apprezzamento ed il sostegno al mio lavoro e a quello della giunta.

 

Vorrei concludere con una considerazione più generale.

Questa è una città che dal 1945 in poi ha sempre saputo fare una sintesi positiva delle posizioni e degli interessi che compongono il suo tessuto economico, sociale e politico.

         La sintesi è sempre una scelta che si fa dopo un confronto, a volte uno scontro, tra          posizioni diverse. È una dialettica positiva che ha trovato strade nuove dopo momenti          anche drammatici ….

Pensate per esempio al dopoguerra, con la ricomposizione faticosa ma fondamentale della società civile dopo le tragedie del fascismo;

pensate alla crisi delle Reggiane e all’occupazione della fabbrica di un anno e mezzo con una città che ha sostenuto i lavoratori… Lavoratori che poi sono diventati il perno di quello sviluppo della meccanica che ancora mantiene le nostre imprese competitive nel mondo

pensate al 7 luglio 1960 (abbiamo commeorato ieri i martiri nel 65 anniversario) con il ruolo, pagato con il sangue, che abbiamo avuto nel  respingere i rigurgiti violenti ed antidemocratici del Governo Tambroni;

pensate alle lotte studentesche e operai degli anni Sessanta e Settanta con il saldo positivo per il diritti dei lavoratori, sostanziati da tanti contratti siglati tra imprese e sindacati e che negli anni hanno portato nella nostra città ad avanzate relazioni industriali;

pensate, negli anni più recenti, alla capacità di unire le forze imprenditoriali e sociali per realizzare grandi progetti… lo sviluppo del polo Industriale di Mancasale, l’avvio della rigenerazione delle Reggiane,  la stazione Mediopadana, l’insediamento e lo sviluppo dell’università

A Reggio le imprese, le istituzioni, le forze sociali e sindacali, nella consapevolezza delle differenti posizioni, hanno sempre saputo trovare sintesi costruttive e di valore, perseguendo il bene collettivo e La crescita della nostra città. L’amministrazione che ho l’onore di guidare perseguirà con determinazione l’obiettivo di uno sviluppo economico e sociale sostenibile ed equo”.